Roma, 9 Dicembre 2018
Gravissima l’accusa mossa ad un infermiere identificato come responsabile di abusi sessuali su una paziente 19enne della comunità psichiatrica Il Ponte e l’Albero al Laurentino 38 di Roma.
Caso di abusi sessuali su una paziente della comunità psichiatrica Il Ponte e l’Albero di Roma
La ragazza era stata ricoverata nel Dicembre 2014 per un tentativo di suicidio. La giovane, una volta ricoverata, è affidata all’infermiere Mauro Morrotto, di quasi 60 anni che, invece di aiutarla, ha approfittato del suo stato di debolezza trasformando i momenti di svago, in cui la portava anche al teatro, in un vero incubo. A scoprire e denunciare gli abusi sessuali, avvenuti anche in auto, è stato il padre della ragazza che ha trovato nel cellulare della figlia messaggi e foto hard dell’infermiere.
Per l’infermiere i messaggi sono solo dimostrazioni d’affetto
I messaggi ammaliatori ed intimi inviati dall’infermiere sono inequivocabili eppure l’uomo si difende parlando di dimostrazioni d’affetto. Ma il procuratore aggiunto Maria Monteleone, a capo del pool antiviolenza, parla di “violenza sessuale aggravata, esercitata da un incaricato di pubblico servizio all’interno di una comunità e ai danni di una ragazza affetta da disturbi psichiatrici fin da bambina“.
Il padre parte civile
Gli abusi sessuali, perpetuati per oltre un anno, avvenivano soprattutto durante le uscite previste come attività del centro da svolgere in esterno. Il padre della giovane si costituisce parte civile al processo.
La condanna
Il 24 Novembre 2019 l’infermiere Mauro Morrotto viene condannato a 4 anni e 10 mesi di reclusione.
La Via dei Colori Onlus è a disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte. Chiunque abbia bisogno può contattarci al Numero Verde 800-98.48.71 o scrivendo a: sos@laviadeicolori.org. La Via dei Colori offre consulenza tecnica e informativa gratuita. A tutti i soci offriamo sostegno legale e psicologico specializzato in caso di maltrattamenti presunti o documentati.