Piacenza, 1 Agosto 2019
Un parroco è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di abusi sessuali su alcuni ragazzi della parrocchia di San Giuseppe Operaio a Piacenza. Le vittime sarebbero state drogate e poi abusate da lui mentre prestava servizio nella Chiesa della parrocchia.
Caso di abusi sessuali sui ragazzi della parrocchia di San Giuseppe Operaio a Piacenza
I fatti risalgono a Maggio 2019 quando, dopo alcuni esposti arrivati in diocesi, il prete Don Stefano Segalini è stato destituito dall’incarico per decisione del Vescovo di Piacenza Gianni Ambrosio. Dagli esposti è partita l’indagine nella quale è emerso che l’uomo aveva abusato sessualmente di alcuni ragazzi maggiorenni. Secondo gli inquirenti i giovani sarebbero prima stati drogati di nascosto dal parroco e poi abusati sessualmente. Undici i casi di persone che hanno raccontato approcci da parte del parroco, che a loro dire, sarebbero stati poco chiari.
Un messaggio su Facebook
Subito dopo la destituzione Don Segalini viene trasferito in un centro di cura spirituale ma in città scoppia lo scandalo e sul suo profilo Facebook viene ricoperto di insulti finché, il 27 Maggio 2019, non scrive un post: “Vi chiedo per avere tutti un pò di pace di non scrivere più niente e di pregare altrimenti esco da Facebook. Grazie Ps. Non commentate o mettete mi piace so che mi volete bene“.
Parroco agli arresti domiciliari
I reati contestati all’ex parroco sono violenza sessuale aggravata e procurato stato di incapacità. Nel pomeriggio del 31 Luglio 2019 la squadra mobile di Piacenza esegue l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari richiesta dal PM Emilio Pisante e firmata dal Gip del Tribunale di Piacenza.
Il “dolore” della diocesi
“La notizia dell’arresto di don Stefano Segalini e del provvedimento cautelare deciso dalla magistratura ci addolora profondamente – afferma il vicario della diocesi, Monsignor Luigi Chiesa – Il dramma di chi si dichiara vittima di abusi come pure il dramma di chi si ritrova accusato di una colpa tanto grave ci chiedono anzitutto vicinanza e preghiera. Confidiamo che si giunga il più rapidamente possibile a chiarire i fatti e le responsabilità. Assicuriamo preghiera e vicinanza a tutti coloro che sono coinvolti in questa tristissima vicenda e in particolare alla comunità di San Giuseppe Operaio“.
Prete a giudizio immediato
Nell’Ottobre 2019 il giudice per le indagini preliminari accoglie la richiesta di giudizio immediato avanzata dal PM Emilio Pisante.
Il processo
Il 16 Gennaio 2020 si apre il processo nei confronti di Don Stefano Segalini accusato di abusi sessuali su alcuni ragazzi della parrocchia di San Giuseppe Operaio. L’uomo è ancora agli arresti domiciliari e destituito dall’incarico di parroco da parte del vescovo di Piacenza. La Diocesi di Piacenza è citata come responsabile civile. Il dibattimento riparte nel Marzo 2020.
L’ex parroco torna libero
Nell’Ottobre 2020 scadono i termini della misura cautelare degli arresti domiciliari e l’ex parroco torna libero. Resta comunque imputato ed il processo continua con tre ragazzi che hanno confermato la querela per violenza sessuale nei suoi confronti mentre uno, che all’apertura del dibattimento si è costituito parte civile, ha ritirato la sua richiesta. Circostanza che indirettamente fa uscire dal processo anche la Diocesi di Piacenza che era stata riconosciuta come responsabile civile.
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