Grado, 8 Ottobre 2013
Una maestra denunciata sull’Isola della Schiusa accusata di maltrattamenti. I fatti sarebbero avvenuti prevalentemente all’ora dei pasti. La donna insegna nella Scuola d’infanzia Monsignor Silvano Fain. I genitori ritirano 9 bambini dall’asilo.
Tutta la vicenda sui maltrattamenti nella scuola d’infanzia sull’Isola della Schiusa
Le indagini
A far partire le indagini della Procura di Gorizia è stata una segnalazione giunta dall’interno della scuola. Confermata, due giorni dopo, dalla denuncia della madre di un bambino ai Carabinieri di Grado, comandati dal Maresciallo Pierluigi Bottoni. Le intercettazioni ambientali durano circa tre settimane.
Le accuse alla maestra denunciata
Principale indagata è Gilda Brandalise, 56 anni, residente a Gradisca D’Isonzo. L’accusa è quella di maltrattamenti ai danni di minori (572 cp). Secondo la ricostruzione dei fatti, la donna sarebbe colpevole di aver percosso, vessato e umiliato i bimbi con divieti e rimproveri ingiustificati. “Siete asini, stupidi e scemi“, ecco una delle frasi pronunciate quotidianamente. Si legge di comportamenti quali tenere “bambini fermi e distesi per ore su una brandina” o ancora “immobilizzare le braccia dei bambini dietro la schiena“, “far mangiare il cibo caduto per terra“. In un’occasione pare che una bambina, notoriamente inappetente e per la quale i genitori avevano chiesto di non forzarla nel mangiare, sia stata lasciata per due ore col pasto da deglutire in bocca.
Il ritiro di nove bambini
Le voci si diffondono rapidamente e i genitori decidono per il ritiro dalla scuola di nove bambini. Tutti fra i 3 e i 4 anni. Vengono trasferiti in un asilo paritario che, per l’aumento dei piccoli ospiti, è costretto ad assumere una nuova insegnante. “L’Asilo dell’Isola della Schiusa viene definito comunale in quanto la proprietà dell’edificio è del Comune”, specifica l’Assessore all’Istruzione Elisa Polo.
L’Avviso di conclusione delle indagini
Sul caso della Schiusa, il 28 febbraio 2016 il Pubblico Ministero, Laura Collini, comunica l’Avviso di Conclusione indagini (ACIP) facendo particolare riferimento alle situazioni subite da 4 bambini. Si parla di un bimbo punto sulle mani con delle forbici fino a provocarne il pianto. La maestra denunciata è difesa dagli avvocati Paolo Dell’Agnolo e Valter Buttignol del Foro di Pordenone. Tre delle 15 Parti Offese sono seguite dall’Avv. Giulio Canobbio.
L’udienza preliminare
In udienza preliminare viene citato il Responsabile civile. Essendo una scuola statale, e non comunale come aveva sostenuto l’Assessore Polo, è citato il Ministero che però non si costituisce. La difesa sostenuta dall’Avv. Canobbio del Foro di Genova richiede l’incidente probatorio per verificare le lesioni subite dai piccoli. La richiesta non viene accolta, sui bambini restano delle consulenze tecniche disposte dal pm.
Il dibattimento
Il 10 gennaio 2018 si tiene la prima udienza dibattimentale. Si ascoltano i primi testi del pm. Alcuni agenti della polizia giudiziaria che hanno svolto le indagini. Il 24 Gennaio tocca a una delle due cuoche che hanno fatto partire le indagini sulla maestra denunciata. Paola Russo conferma il clima di terrore e disagio che era evidente tra gli alunni della Brandalise e racconta in aula l’episodio che aveva portato all’esposto. La bambina immobilizzata e costretta a mangiare con la forza (Leggi il comunicato stampa). Nelle udienze successive altri testimoni vengono ascoltati e tutti raccontano della severità della maestra. Dei suoi rimproveri e schiaffi quando i bambini non mangiavano e dei pianti dei piccoli.
La Via dei Colori Onlus è a disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte. Chiunque abbia bisogno può contattarci al Numero Verde 800-98.48.71. O scrivendo a: sos@laviadeicolori.org. La Via dei Colori offre consulenza tecnica e informativa gratuita. A tutti i soci offriamo sostegno legale e psicologico specializzato in caso di maltrattamenti presunti o documentati.
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