Taranto, 6 Maggio 2016
Bambini picchiati non solo con le mani ma con tutto quello che gli capitava a tiro. Libri e quaderni sulla nuca, sulla testa e sulle mani. Racconti indicibili che fanno accapponare la pelle. Eppure succede di nuovo nella provincia pugliese. Questa volta a finire in manette in flagranza di reato è un’insegnante 59enne accusata di maltrattamenti nella Scuola Elementare pubblica Emanuele Basile in Via Solito a Taranto. La rapidità con la quale sono dovuti intervenire gli inquirenti è stata necessaria per preservare la condizione psico-fisica già notevolmente pregiudicata dei bambini picchiati e vessati quotidianamente.
Caso di maltrattamenti nella scuola elementare Emanuele Basile di Taranto
Alle ore 13:00 di Venerdì 6 Maggio 2016 gli agenti della 3° sezione della Squadra Mobile di Taranto sono arrivati a scuola ed hanno arrestato una maestra operante da moltissimi anni nella scuola del capoluogo pugliese. L’accusa è quella di maltrattamenti (572 cp) aggravati e continuati ai danni dei suoi piccoli allievi. Tutti con età compresa tra i 5 ed i 6 anni. Su disposizione del PM di turno, la donna, difesa dall’Avv. Massimo Tarquinio, è stata poi condotta agli arresti domiciliari per evitare il rischio di fuga, reiterazione del reato o inquinamento delle prove (misura cautelare).
Le intercettazioni confermano i bambini picchiati
Le indagini, che si sono avvalse anche di telecamere nascoste, sono partite nel Marzo 2016 in seguito alle segnalazioni di alcuni genitori che avevano notato cambiamenti umorali e malesseri generalizzati apparentemente immotivati. I video purtroppo non hanno fatto altro che accertare i dubbi delle famiglie ed i maltrattamenti psicologici e fisici dei piccoli ospiti della scuola elementare.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti pare che uno dei bambini picchiati, terrorizzato dal dover andare a scuola, fosse addirittura scappato dalla macchina dei propri genitori appena arrivato davanti la struttura. In un altro caso pare invece che uno dei piccoli alunni abbia infranto il vetro della vettura con i pugni.
«Adesso ti devo legare sotto, così ti faccio mancare il fiato» e ancora «E non ridere che ti devo tirare uno schiaffo che ti faccio girare la testa quaranta volte», o anche «La prossima volta che ti alzi ti stacco l’orecchio». Questo e molto altro era il trattamento riservato quotidianamente ai bambini che, a causa di vessazioni, minacce e percosse, erano crollati in uno strato di aggressività e terrore che li stava piano piano consumando.
Nello stesso Comprensorio Europa, ma stavolta nella Scuola Materna, ricordiamo che era avvenuto un altro caso di abusi nel Settembre 2014.
La vicenda in breve
- Marzo 2016: Inizio delle indagini per maltrattamenti nella scuola elementare Emanuele Basile di Taranto.
- 6 Maggio 2016: Arresto della maestra. Misura cautelare sono gli arresti domiciliari.
- 8 Maggio 2016: Interrogatorio di garanzia.
- 9 Maggio 2016: Il GIP Giuseppe Tommasino ha revocato la misura cautelare ritenendo l’arresto illegittimo e non confermando quindi la richiesta del procuratore Mariano Buccoliero e del PM che volevano la conferma dei domiciliari. Il legale dell’insegnante, tramite una memoria, ha ipotizzato che i disagi manifestati dagli alunni sarebbero derivati da altre motivazioni e non perché siano stati bambini picchiati. Allegati al documento difensivo ci sarebbero anche decine di sms, messaggi tramite Whatsapp ed e-mail di colleghe, ex alunni e genitori che le manifesterebbero solidarietà.
Come sempre La Via dei Colori Onlus ha provveduto a mettersi a completa disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte in questo caso terribile. Chiunque avesse bisogno di consulenza tecnica gratuita o di un sostegno legale e psicologico specializzato in casi dubbi o accertati di maltrattamento, può contattarci attraverso il nostro Numero Verde 800-98.48.71 oppure scrivendo alla mail associazionelaviadeicolori@gmail.com.