Partinico (PA), 28 Settembre 2016
Calci, pugni, schiaffi e testate erano i maltrattamenti che avvenivano quotidianamente nella scuola elementare Capitano Polizzi di Partinico, grosso centro in provincia di Palermo. Scrupolosamente registrati dalle telecamere nascoste dalle Forze dell’ordine hanno permesso di fermare tre maestre. Le tre donne hanno ricevuto la notifica per la misura cautelare dei domiciliari con l’accusa di maltrattamenti (572 cp).
Tutta la vicenda sul caso di maltrattamenti nella scuola elementare Capitano Polizzi di Partinico
Le tre maestre sono ora accusate di aver commesso sui propri alunni maltrattamenti “aggravati dall’aver commesso il fatto con abuso dei poteri e violazione dei doveri inerenti una pubblica funzione e di averli compiuti nei confronti di minori ed all’interno di un istituto d’istruzione“.
Nell’indagine, condotta dal Pubblico Ministero Ilaria De Somma, sono emerse parolacce, minacce ed insulti di varia natura oltre a schiaffi e pizzichi.
Non solo schiaffi e pugni ma anche testate ai danni di un bambino disabile
Tra le tre maestre vi è anche l’insegnante di sostegno. Usavano gestire la loro classe come un vero lager mantenendo la “calma” dei propri studenti non solo con urla ed offese ma addirittura con calci, pugni e perfino testate. Tutti i bambini ogni giorno erano scaraventati nel terrore, nessuno escluso. Neanche un bambino affetto da disabilità al quale si sarebbe dovuta prestare maggiore attenzione proprio a causa del suo grave handicap fisico.
Invece di aiutare il piccolo a muoversi e ad andare in bagno cercando di includerlo nel sistema classe e di farlo sentire meglio possibile le maestre lo avrebbero addirittura preso acalci e spintoni oltre che a testate.
Genitori insospettiti dai campanelli di allarme
A dare l’allarme facendo partire le indagini sono stati i genitori di un’altra bambina della stessa classe. Impensieriti dai cambiamenti negativi riscontrati nella propria figlia. Secondo la ricostruzione dei fatti la bambina aveva improvvisamente cominciato a mettere in punizione le proprie bambole e questo ha innescato il sospetto dei genitori che si sono rivolti al Capitano della guardia di Finanza Marta Balbo.
“Hanno creato sofferenze fisiche e morali intollerabili” ai bambini avrebbe detto il Giudice per le indagini Preliminari (GIP) nell’ordinanza che ha decretato la misura cautelare per le tre insegnanti.
Una parte dei genitori, come spesso accade, non collabora
Sempre secondo quanto scritto nelle ordinanze, purtroppo, come spesso accade, parrebbe che molti dei genitori della classe si siano rifiutati di collaborare con le forze dell’ordine nonostante il coinvolgimento dei loro figli. A maggior ragione, soprattutto questa volta, le telecamere hanno fortunatamente evitato che episodi così gravi passassero sotto silenzio e restassero impuniti a causa dell’omertà collettiva.
“Le intercettazioni ambientali e le videoriprese disposte dall’autorità giudiziaria – si legge negli incartamenti della guardia di finanza – hanno permesso di confermare come le tre maestre abbiano usato violenze fisiche e psicologiche nei confronti dei piccoli alunni“. E ancora: “durante la giornata scolastica le insegnanti adottavano abitualmente un linguaggio intriso di minacce verbali e ingiurie, usando violenza fisica (schiaffi, pizzicotti, strattoni, calci) nei confronti di alcuni bambini. Spiccano, in questo contesto, i maltrattamenti di un’insegnante di sostegno nei confronti di un bambino diversamente abile“.
La condanna in primo grado
Il 4 Aprile 2017 il Giudice per l’Udienza Preliminare (GUP) Fabrizio Anfuso ha accolto le richieste del Pubblico Minstero Ilaria De Somma e condannato le tre donne. Vita Fuoco è stata condannata a tre anni e sei mesi. Francesca Orlando a tre anni e quattro mesi. Infine Giuseppina Mattina ha avuto una condanna a tre anni e due mesi. Per le famiglie costituitesi parte civile e difese dagli avvocati Filippo Gallina, Valerio D’Antoni, Bernardo Daniele Petruso, Lorena Tritico, Ugo Forello, il Giudice ha disposto i risarcimenti.
Appello
Nel Marzo 2018, in appello, le pene inflitte in primo grado sono state ridotte perché sono venuti meno alcuni capi d’imputazione. Per uno degli episodi contestati le tre donne sono state assolte “perché il fatto non sussiste“. Vita Fuoco passa da tre anni e sei mesi ad un anno e dieci mesi. Francesca Orlando da tre anni a quattro mesi ad un anno e otto mesi. Infine Giuseppina Mattina da tre anni e due mesi ad un anno e sei mesi. A tutte è stata concessa la sospensione condizionale della pena ed è stata eliminata l’interdizione dai pubblici uffici.
Cassazione
Nel Maggio 2019 la Cassazione annulla la sentenza della Corte d’Appello perché ha ritenuto accertate le responsabilità delle tre imputate ma inadeguate le pene considerate troppo basse. Le tre maestre accusate di maltrattamenti nella scuola elementare di Partinico vengono quindi rinviate a giudizio.
Processo di Appello Bis
Il 9 Febbraio 2021 la seconda sezione della Corte d’Appello, presieduta da Fabio Marino, ha condannato definitivamente le tre maestre. Vita Fuoco e Francesca Orlando a 2 anni e Giuseppina Mattina ad un anno e otto mesi. Il processo si è svolto con rito abbreviato e le condanne sono comunque inferiori rispetto a quelle inflitte in primo grado. Le famiglie degli alunni maltrattati nella scuola elementare Capitano Polizzi di Partinico che si sono costituite parte civile hanno avuto riconosciuto il risarcimento.
La vicenda in breve
- 28 Settembre 2016: Tre donne vengono fermate con l’accusa di maltrattamenti (572 cp) nella scuola elementare Capitano Polizzi di Partinico. La notifica di misura cautelare è per i domiciliari.
- 21 Febbraio 2017: Il Pubblico Ministero di Palermo Ilaria De Somma ha chiesto la condanna per le tre maestre. Tre anni e otto mesi per Vita Fuoco. Tre anni e quattro mesi per Giuseppina Mattina. Quattro anni e otto mesi per Francesca Orlando.
- 4 Aprile 2017: Il Giudice per l’Udienza Preliminare Fabrizio Anfuso ha condannato Vita Fuoco a tre anni e sei mesi, Francesca Orlando a tre anni e quattro mesi e Giuseppina Mattina a tre anni e due mesi. Per le famiglie costituitesi parte civile il Giudice ha disposto i risarcimenti.
- 17 Marzo 2018: In Appello la sentenza di primo grado viene ridotta.
- Maggio 2019: In Cassazione viene annullata la sentenza di Appello e le tre maestre vengono rinviate a giudizio.
- 9 Febbraio 2021: Nel Processo di Appello Bis le maestre vengono definitivamente condannate. Vita Fuoco e Francesca Orlando a 2 anni e Giuseppina Mattina ad un anno e otto mesi.
La Via dei Colori Onlus è a completa disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte in questo ennesimo tragico evento. Chiunque avesse bisogno può contattarci attraverso il nostro Numero Verde 800-98.48.71 oppure scrivendo alla mail associazionelaviadeicolori@gmail.com. Dal 2010, La Via dei Colori offre consulenza tecnica ed informativa gratuita. A tutti i soci offriamo sostegno legale e psicologico specializzato in caso di abusi (maltrattamenti o quant’altro) presunti o documentati.