Chi umilia uno studente commette reato. Lo ha stabilito la Cassazione con una sentenza che mette un punto fermo nelle relazioni scolastiche e nelle ipotesi di maltrattamento infrastrutturale. Si tratta della sentenza n. 45736 emessa nel Luglio 2018 e depositata ad Ottobre 2018.
Corte di Cassazione: chi umilia, denigra o violenta psicologicamente uno studente commette reato
Maltrattamenti in primo grado
Il caso in oggetto riguarda un ragazzo balbuziente che veniva deriso dal suo professore. Tra gli episodi contestati, anche uno in cui lo studente con difficoltà di linguaggio veniva colpito col flauto in testa e uno in cui veniva schiaffeggiato. Il Tribunale di Vasto condanna in primo grado il docente per maltrattamenti. La sua condotta aveva infatti aggravato la balbuzie per un tempo superiore a 40 giorni.
Abuso dei mezzi di correzione in appello
La Corte di Appello dell’Aquila nel Marzo 2017 derubrica il reato ad abuso dei mezzi di correzione. Nel secondo grado del procedimento viene infatti rilevato che il ragazzo aveva risentimento nei confronti dell’insegnante e lo manifestava con atteggiamenti ostili e ribellione alle regole.
Il ricorso in Cassazione
Il professore tramite il suo difensore presenta ricorso in Cassazione. Contesta che ci sia reale pericolo di una malattia del ragazzo, trattandosi di comportamenti non ritenuti gravi. La Cassazione dichiara inammissibile il ricorso e conferma la condanna.
La Cassazione: Chi umilia commette reato
Riguardo la malattia, la Cassazione afferma che questa non deve verificarsi realmente per configurare la fattispecie di reato e che il pericolo non deve essere dimostrato da perizia. Riguardo i comportamenti del docente, la Cassazione dice chiaramente che “integra il reato di abuso di mezzi di correzione o di disciplina, il comportamento dell’insegnante che umili, svaluti, denigri o violenti psicologicamente un alunno causandogli pericoli per la salute, atteso che, in ambito scolastico, il potere educativo o disciplinare deve sempre essere esercitato con mezzi consentiti e proporzionati alla gravità del comportamento deviante del minore, senza superare i limiti previsti dall’ordinamento o consistere in trattamenti afflittivi dell’altrui personalità“.
Alle famiglie
Le famiglie che sospettano una violenza fisica o psicologica possono rivolgersi a noi. Contattai al Numero Verde 800-98.48.71 o scrivi a: sos@laviadeicolori.org. La Via dei Colori offre consulenza tecnica e informativa gratuita. A tutti i soci offriamo sostegno legale e psicologico specializzato in caso di maltrattamenti presunti o documentati.