Tolentino (MC), 21 Maggio 2022
Alunna disabile maltrattata dall’insegnante di sostegno e dall’assistente alla comunicazione. Scattano così gli arresti domiciliari in via cautelativa per le due insegnanti accusate di maltrattamenti pluriaggravati nell’Istituto Superiore Francesco Filelfo di Tolentino, in provincia di Macerata. Giovedì 26 Maggio gli interrogatori di garanzia.
Tutta la vicenda sul caso dell’alunna disabile maltrattata all’Istituto Francesco Filelfo di Tolentino
Solo pochi giorni fa abbiamo riportato il caso di una bambina diversamente abile maltrattata in un asilo del bresciano. Purtroppo la storia si ripete su un fenomeno che non colpisce solo i più piccoli. Si pensa infatti che i maltrattamenti infrastrutturali possano avvenire solo all’interno di asili nido o comunque là dove i bambini non possano parlare e tutte le insegnanti siano conniventi. Stavolta invece il caso proviene da un Istituto Superiore e questo amplifica i peggiori incubi di ogni genitore. L’alunna disabile maltrattata è una ragazza di 16 anni affetta da un grave disturbo cognitivo nello spettro autistico.
Le indagini
In questo caso, rispetto a quanto accade di solito, la denuncia è stata fatta da un’insegnante, tirocinante della medesima scuola, che vedendo i comportamenti non consoni delle colleghe ha scelto di segnalare i fatti al proprio dirigente e, di conseguenza, ha sporto denuncia per quanto la legge prevede facciano insegnanti e docenti. Ovvero i pubblici ufficiali e/o gli incaricati di pubblico servizio.
I fatti contestati sarebbero stati ricostruiti dai Carabinieri del NOR e si sarebbero succeduti almeno dal Novembre 2021 fino all’Aprile 2022. Le indagini, svolte dai Carabinieri del Reparto operativo di Macerata e della Compagnia di Tolentino, coordinate dal Sostituto Procuratore Rita Barbieri, si sono avvalse delle intercettazioni ambientali che hanno incastrato le due donne. In 15 giorni di riprese i militari hanno documentato minacce, percosse, schiaffi, umiliazioni e vessazioni sulla studentessa disabile separata dai compagni di classe. Oltre ad un costante disinteresse delle due insegnanti nei confronti della ragazza che gli era stata affidata.
Insegnanti con esperienza di lunga data
Alessia Cingolani, insegnante di sostegno, e Marta Morrotto, assistente alla comunicazione, entrambe di 41 anni, sono indagate con l’accusa di maltrattamenti pluriaggravati ai danni di una ragazza di 16 anni affetta da un forte ritardo cognitivo e alunna della struttura. Secondo quanto emerge dalle indiscrezioni giornalistiche Marta Morrotto era dipendente di una cooperativa e seguiva la studentessa da ben 11 anni. Anche per questo la notizia ha gettato nello sconforto i genitori colpiti come un fulmine a ciel sereno.
L’indizio di colpevolezza e la misura cautelare
Dopo aver riscontrato il “Grave indizio di colpavolezza” il Sostituto Procuratore ha chiesto e ottenuto dal GIP Claudio Bonifazi la sottoscrizione di un’Ordinanza di misura cautelare dei domiciliari per le due donne in modo da impedir loro che potessero inquinare le prove, fuggire o reiterare il reato in attesa della fine delle indagini.
L’interrogatorio di garanzia
Il 26 Maggio 2022 in Tribunale a Macerata si svolgono gli interrogatori di garanzia davanti al Giudice per le Indagini Preliminari Claudio Bonifazi. Sia l’insegnante di sostegno che l’assistente per l’autonomia e la comunicazione si sono avvalse della facoltà di non rispondere. I difensori delle due donne chiedono la revoca della misura cautelare ai domiciliari in quanto non ci sarebbe pericolo di reiterazione del reato. L’insegnante di sostegno è in aspettativa mentre l’assistente è sospesa dalla cooperativa per cui lavorava.
“Una scelta nostra, poco tempo per vedere gli atti.” Così spiegano l’Avv. Renato Coltorti, difensore di Marta Morrotto e Diego Casadidio e Nicola Piccinini, legali di Alessia Cingolani.
La Via dei Colori Onlus è a disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte. Chiunque abbia bisogno può contattarci al Numero Verde 800-98.48.71 o scrivendo a: sos@laviadeicolori.org. La Via dei Colori offre consulenza tecnica e informativa gratuita. A tutti i soci offriamo sostegno legale e psicologico specializzato in caso di maltrattamenti infrastrutturali presunti o documentati.