
Da due a quattro anni. Sono forti le richieste di pena che oggi, nel Tribunale di Potenza, ha espresso il PM Alessandra Pinto nel procedimento sui maltrattamenti nella scuola d’infanzia ad Atella. Per Donata Parisi la richiesta è di due anni di reclusione e per Nicoletta Bove, che ricopre la posizione più grave, è di quattro anni e otto mesi, più cinque di interdizione dai pubblici uffici.
L’Avv. Canobbio: Richieste eque
Le due donne erano state poste agli arresti domiciliari il 23 Marzo 2015. A denunciare erano stati alcuni genitori, preoccupati dai cambiamenti nel comportamento dei loro bambini. A tre anni di distanza dall’inizio del processo per i maltrattamenti nell’asilo ad Atella, arriva la richiesta di pena del PM. “Siamo contenti” afferma l’Avv. Giulio Canobbio, difensore di tre famiglie. “Le pene ci sembrano eque, soprattutto quella per Nicoletta Bove, che in effetti è la seconda più alta richiesta di pena che abbia visto nella mia esperienza forense in tema di maltrattamenti infrastrutturali”.
Mamma Annalisa: La difesa parla di caccia alle streghe ma i bambini non inventano
Fiduciosa anche mamma Annalisa che a marzo scorso aveva lasciato una videotestimonianza: “I bambini non inventano i maltrattamenti”. Eppure oggi lei e gli altri genitori hanno assistito alla difesa della Bove, tenuta dall’Avv. Luca Marafioti che ha parlato di “caccia alle streghe” e “psicosi”. “Per noi è stato pesante sentire l’avvocato che parlava di un caso montato, inventato e amplificato. I racconti dei bambini parlano chiaro, e lo fanno anche i video che non sono interpretabili”. L’udienza è rinviata al 23 maggio.
La Via dei Colori onlus è l’associazione punto di riferimento in Italia per minori e minoranze vittime di maltrattamenti in strutture scolastiche e assistenziali. Attualmente, oltre a effettuare ricerca e formazione nell’ambito della prevenzione agli abusi, segue più di 600 famiglie offrendo consulenza tecnica legale, psicologica e di orientamento, dando il proprio supporto a oltre 100 processi in Italia.