
Milano, 09 Maggio 2017
Concluse le indagini preliminari dal Pubblico Ministero Gianfranco Gallo circa gli abusi di cui sono stati vittime 13 bambini dell’asilo Baby World Bicocca di viale Sarca, a Milano. Perpetrati dalla coordinatrice della struttura Milena Ceres insieme al fidanzato-titolare Luigi Piroddi. Emergono inoltre le figure di altre due maestre che avrebbero concorso ai maltrattamenti o in altri casi semplicemente “lasciato fare” voltandosi dall’altra parte.
Oggi 11 dei 13 bambini vittime di questi abusi, con le loro famiglie, sono seguiti nel percorso di recupero e reintegro psico-fisico dall’associazione La Via dei Colori Onlus (LVdC). Va ricordato che la coordinatrice del Baby World, Milena Ceres, a fronte della richiesta di giudizio immediato del pm presso il Tribunale di Milano, ha chiesto e ottenuto lo scorso dicembre un patteggiamento di due anni e nove mesi.
Se le difese non chiederanno riti alternativi, si dovrebbe aprire dopo l’udienza preliminare il processo ordinario, che tuttavia potrebbe rimettere in discussione anche la posizione della Ceres. La donna, che con il patteggiamento ha evitato il carcere, alla fine della pena potrebbe tornare a fare la maestra. Tra lo sconcerto dei genitori dei bambini che hanno subito la sua violenza e di chi si troverà come maestra una persona con questo tipo di precedenti.
L’avvocato della maggior parte delle famiglie
“Noi – spiega Giulio Canobbio dello Studio Moretti Canobbio & Associati – in udienza preliminare torneremo a chiedere l’incidente probatorio per dimostrare la necessità di considerare l’aggravante delle lesioni gravi riportate dai nostri assistiti, alla luce del fatto che oggi, a distanza di almeno un anno da quei fatti, numerosi bambini soffrono ancora di gravi danni fisici e psicologici per i maltrattamenti cui sono stati sottoposti“.
Le dichiarazioni del Presidente de La Via dei Colori
“Questa seconda fase – afferma Ilaria Maggi Presidente de La Via dei Colori Onlus, che segue le famiglie fin dal giorno dell’arresto – è molto importante per evidenziare come chiunque abbia preso parte, più o meno attivamente, ai maltrattamenti, ha avuto una condotta che merita di essere valutata oltre che da un punto di vista morale, anche secondo quanto la legge impone. I figli dei nostri associati stanno tuttora affrontando i postumi dei maltrattamenti atroci che noi tutti abbiamo visto in quei video ed è impensabile che chi è stato complice o artefice di tutto questo, possa domani tornare a svolgere un lavoro a contatto con persone indifese.
Secondo le rilevazioni del nostro Osservatorio sulle Relazione educative e di cura – aggiunge Maggi – la quasi totalità degli insegnanti imputati in processi per maltrattamento, NON riceve l’interdizione perpetua al pubblico servizio (perché riservata a chi ha una pena superiore ai cinque anni) e questo, oltre che uno smacco per le famiglie coinvolte e per le vittime, è di fatto un pericolo enorme per tutti gli altri bambini.“
I reati contestati:
A Piroddi vengono contestati i reati di concorso in maltrattamento, lesioni su minori, sequestro di persona reiterati nel tempo.
Alla maestre Silvia Zanardi e Valentina Giovanazzi vengono contestati i reati di concorso in maltrattamenti su minori reiterati nel tempo, sequestro di persona e appunto condotte omissive, cioè non essere intervenute quando si verificava gli abusi sui bambini: visto il loro ruolo professionale, per il codice penale è come se loro stesse avessero commesso quegli abusi.
Ai tre viene in sostanza contestato il fatto di aver concorso ai “metodi educativi” della Ceres, che come è stato dimostrato dalle intercettazioni ambientali (marzo – luglio 2016) erano costituiti da imboccamenti forzati tanto da provocare conati di vomito, schiaffi così forti da far cadere i bambini, strattoni, spintoni, botte, sdraio dotate di cinghie per immobilizzare e isolare i bambini per ore in stanze buie o in bagno, tirate di capelli, graffi, lividi – evitando però il viso – e il morso che lo scorso luglio ha fatto scattare l’intervento dei carabinieri al Baby World con l’arresto in flagrante della maestra e dei suoi collaboratori.
Per approfondimenti sulla vicenda giudiziaria leggi il nostro articolo dedicato.
La Via dei Colori Onlus è l’associazione punto di riferimento in Italia per l’assistenza di minori e minoranze vittime di maltrattamenti in struttura scolastiche ed assistenziali. Attualmente, oltre ad effettuare ricerca e formazione nell’ambito della prevenzione agli abusi, segue 500 famiglie offrendo consulenza tecnica legale, psicologica oltre che di orientamento, dando il proprio supporto a oltre 90 processi in Italia.
Ufficio Stampa
La Via dei Colori Onlus:
+39 320 361 2689
ufficiostampa.lvdc@gmail.com