Maltrattamenti asilo Baby World: I genitori vogliono giustizia

Maltrattamenti asilo Baby World: I genitori vogliono giustizia.

“Io voglio giustizia.”

E’ questo il commento di Renato, papà di una delle bimbe maltrattate nell’asilo Baby World Bicocca, a seguito della decisione del Tribunale del Riesame di rigettare il ricorso della Procura di Milano.

“Io voglio giustizia per mia figlia, per sua madre e per me. Voglio credere in una giustizia che considera colpevole e punisce adeguatamente sia chi compie fatti così gravi che chi assiste a fatti gravi senza fare assolutamente nulla! I bambini sono un dono di Dio ed il futuro di ognuno di noi – continua Renato – e difenderli non è solo un diritto ma un dovere di tutti coloro che vogliono un domani migliore!”

Claudio papà di un bambino ospite del Baby World

“E’ veramente doloroso vedere in libertà le persone che hanno compiuto o avvallato certi comportamenti o pensare che a breve potrebbero aprire un altro asilo. Per questo confido che la Giustizia faccia il suo corso e che non lasci impunito nessuno dei responsabili di questi misfatti”.

Madalina mamma di una delle piccole ospiti dell’Asilo incriminato

“Mi fidavo di loro ed ogni giorno le riempivo di complimenti perché veramente mai avrei creduto una cosa simile. Mi preoccupavo per loro quando li vedevo stanchi, ignara che appena giravo l’angolo, quelle persone che mi riempivano di sorrisi andavano ad imboccare a forza la mia bimba di 6 mesi! Ho letto che tanti genitori si sono schierati dalla loro parte e rimango allibita perché quei video li abbiamo visti tutti…chiudevano i nostri figli nel bagno ed io non ho mai avuto il benché minimo dubbio…chi mi toglierà adesso i sensi di colpa??? Sono fiduciosa che il tempo possa guarire le ferite dell’anima di mia figlia ma io non so se riuscirò mai a perdonarmi”.

Chiara

“Non riesco a dividere la responsabilità di chi ha fisicamente percosso mio figlio e di chi invece se ne restava immobile con la scopa in mano a guardare senza fare nulla. Per me chiunque abbia visto senza intervenire deve essere punito tanto quanto chi ha distrutto l’innocenza dei nostri bambini”.

Ed è di queste ore la notizia che vede ancora libero Enrico Luigi Piroddi, il titolare dell’asilo milanese Baby World Bicocca al centro dell’inchiesta su presunti maltrattamenti nei confronti di quattordici bambini. Il Tribunale del Riesame ha rigettato il ricorso della Procura di Milano, che chiedeva gli arresti domiciliari, contro la decisione di fine luglio scorso del gip Stefania Pepe di scarcerare e rimettere in libertà Piroddi con la misura dell’interdizione dall’esercizio dell’attività per un anno, che resta ferma. Il Riesame ha rigettato anche la richiesta della Procura di contestare il reato di sequestro di persona sia a Piroddi che a Milena Ceres, coordinatrice dall’asilo che si trova ai domiciliari.

L’Avv. Giulio Canobbio del foro di Genova

Legale di 10 delle famiglie coinvolte nel caso dell’Asilo Baby World e difensore in circa 70 processi per maltrattamenti in strutture pubbliche e private.

Dato il gran numero di casi emersi dopo quello tristemente noto dell’Asilo Cip Ciop, posso immaginare che l’accertamento di tali reati sia diventato più semplice grazie alla diffusione, anche tramite protocolli di intesa tra procure, forze dell’ordine ecc. di metodologie d’indagine coordinate mirate. Indubbiamente le intercettazioni ambientali risultano fondamentali anche se, purtroppo, ho avuto modo di riscontrare che, per falle del sistema (poche telecamere a volte mal posizionate), i processi si sono molto complicati. A mio modo di vedere risulta imprescindibile l’accertamento sui danni e sulle lesioni patiti dai bambini sia che si tratti di strutture private che pubbliche.”

Il presidente de La Via dei Colori, Ilaria Maggi

Ci sentiamo spesso chiedere se il fenomeno dei maltrattamenti sia in aumento. Con certezza è in aumento la consapevolezza dei propri diritti, di quelli dei nostri cari oltre alla fiducia nelle forze dell’ordine e nella giustizia. Sempre più genitori ed operatori – mi piace pensare anche grazie ai numerosi interventi che LVdC sta facendo sul territorio – stanno cominciando a capire quando e come muoversi per far valere i propri diritti. Le segnalazioni che ogni mese ci arrivano al numero verde sono sempre più dettagliate, corrette e specifiche e questo vuol dire che non stanno aumentando i casi ma soltanto l’attenzione al problema.”

Per maggiori approfondimenti sulla vicenda giudiziaria del Caso Baby World di Bicocca leggi il nostro articolo.

Per informazioni:

Ufficio Stampa La Via dei Colori Onlus: press@laviadeicolori.org.