
Hanno patteggiato altre due maestre, accusate dei maltrattamenti a Pordenone nell’asilo e scuola d’infanzia “La Piccola Perla” di Orcenico Superiore. La prima, 20 anni, aveva patteggiato nel Dicembre 2018 un anno e sei mesi di reclusione, pena sospesa. Ieri dinanzi al giudice Rodolfo Piccin, Antonella Benedet ha concordato una pena di un anno e 11 mesi e Debora Amore ha patteggiato un anno e quattro mesi. “Questa notizia aumenta il nostro senso di impotenza. È come se non fosse accaduto nulla, e ora possono tornare a lavorare a scuola”.
I maltrattamenti
Il 3 Marzo 2018 le due donne erano state interdette per maltrattamenti in un asilo a Pordenone. Urla a pochi centimetri dal viso dei piccoli, teste sbattute sui banchi, schiaffi alle guance, alla nuca e alla testa, strattoni e umiliazioni. “Se mi mettono le telecamere qua mi vengono i carabinieri subito” diceva la donna in una delle frasi intercettate. La scuola era stata posta sotto sequestro.
Una mamma: Ora tornano a scuola. come se nulla fosse successo
“Aumenta il senso di impotenza – commenta una mamma che ha denunciato con La Via dei Colori onlus – Per quanto si sappia che queste violenze danneggiano i bambini per molto tempo, se non per tutta la vita, le punizioni esemplari sono sempre troppo poche. Di fatto, queste maestre non andranno in carcere e potranno lavorare, persino nello stesso settore, come già fanno. Come se non fosse accaduto nulla. Dunque non solo non vi è punizione, ma non vi è neanche prevenzione rispetto alla possibilità che altri bambini subiscano gli stessi maltrattamenti. Questo è triste, per noi genitori e per la società intera”.
Risultato diverso, se tutte le famiglie avessero lottato
“Il risultato sarebbe stato diverso se altri genitori avessero lottato. Ieri eravamo in dieci ma le famiglie coinvolte sono 45. È chiaro che nel processo il peso di una famiglia può far poco se le altre 44 vanno avanti dritto. Noi abbiamo invece scelto di lottare: quando abbiamo visto i video tutti i pezzi del puzzle si sono magicamente composti. Abbiamo finalmente capito i pianti di nostro figlio, le sue fughe dal cancello, il suo lamentare le urla dell’asilo. Fino a quel momento avevamo pensato che quei comportamenti fossero dovuti al mio nuovo lavoro, un lavoro che amo molto. Mi davo la colpa di tutto, pensavo di dover dedicare più tempo ai miei figli e le maestre confermavano questo pensiero: per loro era un regresso dovuto alla ricerca delle mie attenzioni”.
Nessun pentimento dalle maestre
“Quel che è peggio è che per mio figlio le violenze erano normali. Ancora oggi è terrorizzato dalle urla, infatti si rifiuta di andare a calcetto dove c’è un papà che urla negli spogliatoi. Mi rattrista che non possa coltivare una sua passione a causa di ciò che ha vissuto. E dalle maestre, nemmeno una scusa, nessun pentimento. Non avrebbe cambiato la situazione, certo, ma magari avrebbe contestualizzato la scelta del patteggiamento. Così è come se nulla fosse accaduto”.
La Via dei Colori onlus è l’associazione punto di riferimento in Italia per minori e minoranze vittime di maltrattamenti in strutture scolastiche e assistenziali. Attualmente, oltre a effettuare ricerca e formazione nell’ambito della prevenzione agli abusi, segue più di 700 parti offese offrendo consulenza tecnica legale, psicologica e di orientamento, dando il proprio supporto a oltre 150 processi in Italia.