Pordenone, 3 Marzo 2018
Maltrattamenti, umiliazioni e teste sbattute sui banchi. Due maestre indagate e raggiunte dall’ordinanza di misura cautelare che ne prevede l’interdizione. Le donne, di 46 e 20 anni, sono accusate del reato di maltrattamenti (572 c.p.) nell’asilo nido e scuola d’infanzia privata La Piccola Perla di Orcenico Superiore (Pordenone). Oltre alle due donne interdette indagate anche due insegnanti e un inserviente che pare sapessero tutto.
Tutta la vicenda sul caso di maltrattamenti nell’asilo La Piccola Perla
Botte e urla, umiliazioni e teste sbattute sui banchi
Le indagini, coordinate dalla procura di Pordenone e dal Colonnello Marco Campaldini, partono dalla denuncia di alcuni genitori impensieriti dai cambiamenti improvvisi e apparentemente immotivati dei bambini.
Le telecamere nascoste confermano i dubbi. Botte e strattoni anche per futili motivi, come un bimbo che faceva cadere l’acqua o una sedia spostata che faceva ridere i piccoli. Umiliazioni e teste sbattute sui banchi, schiaffi alla testa, alle guance, alla nuca. Vessazioni e urla, anche a pochi centimetri dal viso, sembra fossero all’ordine del giorno, tanto da terrorizzare i bambini.
Scuola sotto sequestro
A seguito delle indagini, la scuola finisce sotto sequestro. La struttura, che comprendeva sia l’asilo nido sia la scuola d’infanzia, viene chiusa nella mattina del 3 Marzo 2018. Alle due maestre è imposto, in via cautelativa, il divieto di lavorare in qualsiasi ente pubblico o privato. L’interdizione è disposta dal gip Monica Biasutti. L’accusa è di aver maltrattato circa 20 dei loro alunni con età inferiori ai 6 anni.
Le urla della maestra: Se mi mettono le telecamere, vengono i carabinieri
“Una pazza sono io… una pazza” è una delle frasi intercettate nella sala mensa dell’asilo, come si legge su Il Gazzettino. La maestra urla e afferma: “Il primo che apre la bocca, ti giuro, che si alza, va avanti e non mangia… Il primo che parla gli sbrego la maschera… Se mi mettono le telecamere, qua mi vengono i carabinieri subito”. L’interrogatorio di garanzia è previsto per il 9 marzo.
Una maestra patteggia: un anno e sei mesi
Il 4 Dicembre 2018 la maestra più giovane, N.G, 20 anni, patteggia un anno e sei mesi di reclusione, con sospensione condizionale della pena. Era alla sua prima esperienza lavorativa, quando si è trovata coinvolta nelle indagini. La sua difesa ha affermato che gli episodi a lei imputati non consistevano in atti di violenza.
Altre due maestre patteggiano
Nell’Aprile 2019 altre due maestre patteggiano. Dinanzi al giudice Rodolfo Piccin, Antonella Benedet concorda una pena di un anno e 11 mesi e Debora Amore patteggia un anno e quattro mesi. “E ora tornano a lavorare a scuola. Come se nulla fosse accaduto“, commenta una mamma. Leggi il Comunicato Stampa.
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