San Donato Milanese (MI), 20 Marzo 2019
A Milano un autista sequestra i bambini dello scuolabus, dirotta il mezzo e appicca il fuoco. Studenti salvi grazie al soccorso dei Carabinieri. L’uomo è accusato di sequestro di persona e strage con l’aggravante del terrorismo. Infatti versando la tanica di benzina urlava contro le stragi nel Mediterraneo.
Autista sequestra i bambini dello scuolabus e appicca il fuoco
A bordo dello scuolabus ci sono 51 studenti che stanno andando alla scuola media Vailati di Crema dopo un’attività sportiva. L’autista devia il percorso ed imbocca la provinciale Paullese. “Di qua non esce vivo nessuno” grida. Mentre guida sperona un’auto con dentro un uomo e un bambino. L’auto prende fuoco ma per fortuna padre e figlio riescono a scappare in tempo. Vuole andare a Linate, dice lui, all’aeroporto.
L’autista sequestra i bambini
All’altezza di San Donato Milanese l’autista sequestra i bambini e tre accompagnatori. Consegna agli insegnanti le fascette da elettricista acquistate il giorno prima e li costringe a legare polsi e caviglie dei bambini e sequestrare tutti i cellulari. Gli educatori stringono le fascette ai bambini nelle prime file, due di loro sono costretti a stare al fianco dell’autista. Ai ragazzini in fondo allo scuolabus lasciano le fascette più larghe.
Un bambino chiama i soccorsi
L’autista urla minacce ed inizia a versare una tanica di benzina sulle superfici dello scuolabus. Dice di aver perso tre figlie nel Mediterraneo e che la colpa delle stragi è di Di Maio e di Salvini. Un bambino intanto riesce a liberarsi delle fascette e prende il telefono caduto al suo compagno. Chiama il 112. Un altro poi riesce a telefonare ai suoi genitori e dire dove si trovano. Intanto battono sui finestrini e provano a chiedere aiuto agli automobilisti.
L’arrivo dei Carabinieri
Dopo 40 minuti di sequestro i bambini vengono salvati dall’arrivo dei Carabinieri che riescono a liberarli prima che l’uomo appicchi il fuoco sullo scuolabus. Due carabinieri si avvicinano al finestrino dell’autista, iniziano a parlargli mentre lui agita un accendino e li mette in guardia: “Se sparate brucia tutto“. In realtà è un diversivo: altri tre stanno forzando la porta posteriore mentre insegnanti e alunni cercano di sfondarla dall’interno. Poi rompono un vetro e da lì escono tutti mentre già l’uomo sta appiccando il fuoco. “Un miracolo – dice il procuratore capo di Milano, Francesco Greco – Sono stati eccezionali i Carabinieri sia a bloccarlo che a tirare fuori tutti i bambini“.
Quattordici persone in ospedale
Dodici studenti vanno in ospedale in codice verde per principio di intossicazione ed escoriazioni, un accompagnatore in codice giallo, e lo stesso autista, per ustioni alle mani.
I precedenti penali dell’autista
L’autista si chiama Ousseynou Sy, senegalese di origine ed italiano dal 2004. Ha 47 anni, una ex moglie e due figli di 18 e 12 anni. E soprattutto ha precedenti penali: guida in stato di ebbrezza nel 2007 e violenza sessuale su minore nel 2011, un anno fa la condanna definitiva. Ora è accusato di sequestro di persona e strage con l’aggravante del terrorismo.
Autoguidovie: Non sapevamo nulla
“Non sapevamo nulla dei suoi precedenti“, dicono da Autoguidovie, società che l’aveva assunto nel 2002, prima come tuttofare e poi come autista. Assicurano che non aveva mai dato segni di squilibrio “e facciamo visite periodiche sugli autisti, né avevamo mai ricevuto reclami“.
Le motivazioni del gesto
Tutti i bambini raccontano di avergli sentito urlare contro le stragi del Mediterraneo. Infatti il giorno prima, dopo aver comprato benzina e fascette, aveva postato su Youtube un video per dire basta ai naufragi: “Non ce la faccio più a vedere i bambini morire mangiati dai pescecani e le donne incinte affogare“. Così diceva nel messaggio per parenti e amici. Il piano era quello di andare in aeroporto per tornare in Senegal.
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