Hai mai provato a metterti a testa in giù? I bambini fanno spesso questo gioco e chissà perché, crescendo, perdiamo la curiosità di guardare le cose da un’altra prospettiva. Leggendo le pagine de “I Cinque Malfatti” però ci torna la voglia di far capriole. Scopriamo insieme perché…
I Cinque Malfatti di Beatrice Alemagna
Il desiderio ti tornerà con Beatrice Alemagna che indaga il mondo bambino nel sorriso e nell’onestà. I Cinque Malfatti, edito da Topipittori, racconta di cinque personaggi, cinque… cosi malfatti. In effetti non si può chiamarli in altro modo questi buffi, anomali, diversi cosi che neanche loro sanno bene a che servono.
Diversi e unici
La loro diversità emerge al primo sguardo: il bucato, il piegato, il molle, lo sbagliato e, appunto, il capovolto. Ma questa bizzarria diventa sfrontata all’arrivo del perfetto, che l’ironia dell’autrice rende più buffo dei buffi. È allora, nel confronto e nello sguardo nuovo, che i cinque malfatti scoprono le loro qualità e le loro risorse. La loro unicità. Guardare loro nuovamente ribalta la nostra visione del mondo e di noi stessi. Per scoprirci diversi sì, ma unici ed irripetibili.
Per vedere di più
E allora via la rabbia e al bando la vergogna del sentirsi strani. Chi non lo è? Le pagine di questo albo sono un viaggio dentro di sé fatto con un volo leggerissimo e divertente. Con illustrazioni corpose e poche lievi parole. Per entrare e saltare. Per fare di nuovo capriole. E scoprire che a testa in giù vediamo cose che gli altri non vedono.
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