Sanremo, Settembre 2011
Strattonati, malmenati, insultati da chi invece dovrebbe prendersi cura di loro come il passato del mondo si meriterebbe. Questi sono i maltrattamenti nella Casa di Cura Borea che tristemente accadevano nella provincia ligure e che sono stati ricostruiti dalla Guardia di Finanza dopo tre mesi di indagini. Gli anziani vittime di maltrattamenti accertati sarebbero almeno 42.
Tutta la vicenda sul caso di maltrattamenti nella Casa di cura Borea
Le indagini
Le indagini sono partite grazie ai sospetti di alcuni familiari delle vittime che hanno richiesto l’ausilio di intercettazioni audio e video. Purtroppo, oltre a confermare i maltrattamenti sugli anziani nella Casa di cura Borea, hanno fatto emergere anche casi di denutrizione e condizioni igieniche indecenti. Le operazioni d’indagine coordinate dai magistrati Roberto Cavallone e Paola Marrali hanno permesso di iscrivere 16 persone nel registro degli indagati.
Tra gli indagati compare il nome del direttore sanitario Vittorio Rovere e di Stefano Bisiani, amministratore della cooperativa «L’Airone» di Imperia. Sette sono invece le persone arrestate a seguito dell’ordine di custodia cautelare firmato dal gip Maria Grazia Leopardi.
Tra le persone accusate del gravissimo reato di maltrattamenti ci sono alcuni operatori socio-sanitari e la presidente della fondazione Casa di riposo Borea Rosalba Nasi che a quanto pare dalla ricostruzione non avrebbe denunciato la grave situazione di cui era a conoscenza.
Gli altri arrestati, presunti autori dei maltrattamenti, sono Assunta Mecca, Silvano Fagian, Daniele Antonio Raschella, Ihor Telpov, Elzbieta Ribakowska, Juan Anotnio Arias Ponce, Benito Vitale e Cristina Ciobanu.
Le immagini agghiaccianti
Le telecamere nascoste hanno registrato parole e immagini agghiaccianti. Una gomitata in pieno volto ad una anziana vecchietta abbandonata in una sedia a rotelle, persone indifese afferrate per i capelli, anziani scaraventati dal letto alla sedia a rotelle, lasciati sporchi o lavati con acqua gelida.
Ma purtroppo questo non è tutto.
Dalle indagini emergerebbero anche vergognose attenzioni di un operatore nei confronti di alcune donne anziane durante il bagno e morti sospette di almeno due donne non oggetto di indagine. Le attenzioni particolari sembrerebbero esserci anche da parte di un altro operatore nei confronti dei degenti maschi.
L’udienza preliminare
Durante l’udienza preliminare tenutasi alla presenza del PM Paola Marrali, le difese hanno proposto anche di risarcire il danno, nell’ordine di qualche centinaia di euro, a seconda delle disponibilità dei singoli e per chi non ha disponibilità finanziarie l’offerta è stata quella di prestare opera di volontariato.
Gli avvocati della difesa e la procura hanno invece presentato al GUP Laura Russo le istanze di rito alternativo.
Nell’udienza del 10 aprile 2015 si determina il rinvio a giudizio di Rosalba Nasi, Stefano Bisiani, e Benito Vitale.
Antonio Arias Ponce viene invece condannato in rito abbreviato a 3 anni e 10 mesi per violenza sessuale e l’ucraino Ihor Telpov a 3 anni, 5 mesi e 20 giorni.
Quattro i patteggiamenti a 3 anni e 2 mesi, per altrettanti dipendenti.
Il Processo
Il 2 dicembre 2015 prende il via il processo con seconda udienza fissata per il 14 Marzo 2016.
La vicenda giudiziaria
- Settembre 2011: Partono le indagini della Guardia di Finanza su segnalazione di alcuni parenti dei degenti della struttura.
- 18 Gennaio 2012: Indagate 16 persone tra operatori infermieri e dirigenza. Arrestate sette persone.
- 31 Gennaio 2014: Udienza preliminare.
- 4 Aprile 2014: Fissata la discussione per gli avvocati della difesa.
- 10 Aprile 2015: Si chiude l’udienza preliminare con 3 rinvii a giudizio, 2 condanne e 4 patteggimenti.
- 2 Dicembre 2015: Prima Udienza del Processo.
- 14 Marzo 2016: Seconda Udienza.