Montevarchi (AR), 5 Luglio 2019
Minacce, schiaffi e pizzicotti sui bambini piccolissimi del nido. Questi alcuni dei maltrattamenti all’asilo nido privato “L’Isola della Fantasia” di Montevarchi, in provincia di Arezzo, a carico della titolare interdetta dall’insegnamento per un anno.
Caso di maltrattamenti all’asilo nido L’Isola della Fantasia di Montevarchi
Le indagini si aprono con la denuncia di alcune mamme a cui i loro bambini raccontano di schiaffi e pizzicotti dati dalla maestra. I piccoli avevano inoltre assunto strani comportamenti riscontrati in diversi campanelli di allarme da maltrattamenti infrastrutturali. Le famiglie si rivolgono così ai Carabinieri di San Giovanni Valdarno.
Minacce e schiaffi all’asilo nido
I carabinieri, avvalendosi anche di telecamere nascoste, monitorano per circa tre mesi cosa accade all’interno della struttura. Una maestra minaccia e picchia i bambini ogni qual volta si trovi sola senza le colleghe. Pizzivotti, schiaffi sul corpo, sulla testa e minacce come l’arrivo del “dottore”. I bambini appaiono spesso terrorizzati al punto da smettere di piangere od immobilizzarsi sotto lo sguardo di rimprovero dell’insegnante.
I maltrattamenti vengono compiuti quando la maestra è sola
Le violenze vengono riscontrate soprattutto dopo il pranzo quando la maestra si trova sola con i bambini nel cambiare il pannolino o metterli a nanna. La donna li colpisce per farli dormire, per farli star fermi nel cambio o composti sulle sedioline. Le colleghe non si accorgono di nulla perché quando sono presenti in aula lei si comporta sempre in modo adeguato.
Maestra sospesa
Il 5 Luglio 2019 Sara Fantoni, titolare 40enne del nido, viene raggiunta da un’ordinanza di misura cautelare. La donna è interdetta dall’esercizio della professione per dodici mesi. Gli inquirenti, coordinati dal procuratore capo Roberto Rossi e dal sostituto procuratore Elisabetta Iannelli, indagano anche sul possesso da parte della donna dei titoli necessari all’insegnamento.
L’interrogatorio di garanzia
Dinanzi al Gip di Arezzo, Piergiorgio Ponticelli, la donna si scusa e si dice “profondamente dispiaciuta“. Non nega i comportamenti ripresi dai video ma afferma che siano stati causati dallo “stress per la gestione della struttura“. Quanto alle abilitazioni ed ai titoli, la donna risponde di avere solo la licenza media ma chiarisce che il suo ruolo non era quello di maestra ma solo di cambio pannolini e sorveglianza lettini.
Il Comune di Montevarchi: dai controlli alla costituzione di parte civile
“Il Comune di Montevarchi, in caso di rinvio a giudizio della titolare dell’asilo nido privato, si costituirà parte civile nel processo – afferma il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini – in osservanza proprio dei principi contenuti nel Statuto comunale a garanzia degli interessi fondamentali ed etici della comunità, offesa dalla violenza perpetuata in un asilo che deve essere un luogo protetto e di aiuto allo sviluppo e alla crescita dei bambini“.
Nel mentre il Comune procede ai controlli interni ed assicura: “L’accreditamento della struttura privata è avvenuto osservando le modalità previste dalla legge e con l’indicazione delle figure professionali necessarie. Per quanto riguarda il progetto pedagogico ed educativo presentato, le valutazioni sono state svolte da un servizio esterno, appaltato tramite la Conferenza zonale dell’Istruzione e effettuato da due pedagogisti altamente specializzati che si sono occupati del Valdarno senza riscontrare alcuna anomalia. Nel 2018 l’asilo privato in questione è stato anche ispezionato dalla Regione”. Intanto l’asilo nido resta chiuso.
I genitori scrivono alla televisione affinché non cali il silenzio sulla vicenda
Nel Settembre 2019 i genitori, alcuni dei quali avevano contattato la nostra associazione che li aveva incontrati nel Luglio 2019, hanno deciso di scrivere una lettera alla redazione di Domenica In affinché la vicenda non piombasse nel silenzio. Purtroppo sappiamo bene quanto il periodo che intercorre tra la scoperta dei fatti, la notifica di misura cautelare e la chiusura delle indagini è il più duro da affrontare. Il non poter sapere cosa accade in Procura, non poter leggere le carte e nel contempo i racconti dei bambini che piano piano, sentendosi finalmente al sicuro, cominciano ad aprirsi, rende l’attesa davvero complicata da gestire. Per questo la nostra associazione resta da sempre a disposizione delle famiglie prendendosi cura di tutti gli aspetti che i genitori devono affrontare lungo il percorso verso la giustizia.
Il patteggiamento
Il 15 Settembre 2020 la titolare dell’asilo nido L’Isola della Fantasia, Sara Fantoni, patteggia la pena a due anni di reclusione. Davanti al Gip di Arezzo Giulia Soldini il giudice ha suggellato l’accordo raggiunto dai legali dell’imputata con il PM Elisabetta Iannelli. La pena è sospesa per effetto della condizionale.
La Via dei Colori Onlus è a disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte. Chiunque abbia bisogno può contattarci al Numero Verde 800-98.48.71 o scrivendo a: sos@laviadeicolori.org. La Via dei Colori offre consulenza tecnica e informativa gratuita. A tutti i soci offriamo sostegno legale e psicologico specializzato in caso di maltrattamenti presunti o documentati.