Quartiere Arcella (PD), 9 Luglio 2018
Presi a bastonate dagli animatori. Questo il racconto di un gruppo di ragazzini sui maltrattamenti al campo estivo, organizzato dalla parrocchia del Santuario dell’Arcella di Padova, tenutosi alla parrocchia di San Pietro di Barbozza in Valdobbiadene a Treviso.
Caso di maltrattamenti al campo estivo organizzato dalla parrocchia di Arcella
Sono una trentina i ragazzi che hanno partecipato al campo estivo organizzato dalla parrocchia. Hanno circa 12 anni e frequentano la prima e seconda media. Con loro nove animatori sui 17 anni e cinque adulti. Il viaggio li porta a San Pietro di Barbozza sopra Valdobbiadene a Treviso. Purtroppo già dalla prima sera le cose non vanno come dovrebbero.
Ragazzi presi a bastonate
“Fin dalla prima sera non hanno concesso i cellulari ai ragazzi per poter chiamare casa, come punizione per non essersi comportati bene“. Questo raccontano i genitori al Gazzettino sui maltrattamenti al campo estivo che hanno ricevuto i figli. Ben presto le punizioni sarebbero diventate corporali. “Alcuni sono stati picchiati con bastoni e doghe di legno della rete del letto su gambe e schiena, nella loro stanza di notte. Un ragazzino, avendo ricevuto una bastonata sulla schiena, ha avuto difficoltà a respirare“.
Il parroco: è un’esagerazione
I genitori vanno dal parroco della parrocchia di Arcella, Padre Nando Spimbolo, per avere spiegazioni. “È vero, ci sono stati dei disguidi – dice lui – ma dire che sono stati applicati metodi da caserma e che i ragazzini sono stati maltrattati mi sembra proprio un’esagerazione“.
Quattro giorni di prognosi
Un ragazzo viene visitato al pronto soccorso di Camposampiero e viene dimesso con quattro giorni di prognosi. Contusioni al dorso e alla gamba destra.
Il racconto dell’ultimo giorno
Secondo Padre Nando sarebbe stata “una settimana in cui i ragazzini si sono comportati in modo un po’ scalmanato” e così gli animatori sarebbero stati “esasperati“. Per questo avrebbero iniziato a punire con la privazione del cellulare e sarebbero poi arrivati alla violenza. L’ultimo giorno sarebbe accaduto che i ragazzi saltavano sul letto senza volersi fermare, il letto si è sfondato e l’animatore 17enne ha rincorso i ragazzi con la doga staccata. Con quella ha poi picchiato il ragazzo finito in ospedale. In un altro caso, lo stesso animatore, avrebbe spintonato un ragazzino facendolo cadere nelle ortiche.
La difesa di padre Nando
Padre Nando riconosce che il ragazzo abbia sbagliato ma “è un adolescente – dice – forse solo ora si rende conto di ciò che ha fatto“. Sulla vicenda assicura che si è trattato di un episodio isolato, “non si può dipingere il campo estivo come un lager”. Sul ragazzo precisa: “Collabora con il patronato e suona in chiesa“.
Ci uniamo al pensiero di un genitore sulla sua perplessità di non capire “quale sia la soglia tra la goliardata e la violenza. Io non voglio credere che quell’animatore gli volesse fare davvero male“.
La Via dei Colori Onlus è a disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte. Chiunque abbia bisogno può contattarci al Numero Verde 800-98.48.71 o scrivendo a: sos@laviadeicolori.org. La Via dei Colori offre consulenza tecnica e informativa gratuita. A tutti i soci offriamo sostegno legale e psicologico specializzato in caso di maltrattamenti presunti o documentati.