Nardò (LE), 8 Marzo 2019
Un’insegnante di sostegno è accusata di abuso dei mezzi di correzione, lesioni personali e maltrattamenti in una scuola elementare di Nardò, in provincia di Lecce. Bambini picchiati e costretti ad urinarsi addosso.
Caso di maltrattamenti in una scuola elementare di Nardò
A segnalare il caso sono tre mamme di alcuni bambini della classe prima elementare. I figli hanno paura di andare a scuola e a volte tornano con dei lividi sospetti. Partono così le indagini, che si avvalgono anche di telecamere nascoste nell’aula, ed identificano come responsabile la maestra di sostegno B.L.R. di 49 anni. Dall’inchiesta emergono bambini picchiati, strattonati, costretti a urinarsi addosso e ciocche di capelli tirate via.
Maestra sospesa
Il 7 Marzo 2019 il Gip di Lecce, Simona Panzera, dispone le misure cautelari nei confronti dell’insegnante: sospensione dal pubblico servizio ed allontanamento per un anno. Successivamente la misura viene dimezzata a 6 mesi dal Tribunale del Riesame.
La testimonianza di due dottoresse
Tra le varie testimonianze non solo i genitori di otto bambini ma anche due dottoresse dell’ospedale di Nardò che hanno visitato un bambino al Pronto Soccorso. Una afferma che il 17 Gennaio 2019 il bambino si presentò con un’area di arrossamento al torace. Prima, dice, il piccolo raccontò di essere stato preso per i capelli dalla maestra e poi che aveva urtato allo spigolo della porta del bagno. La dottoressa che stilò il referto racconta: “All’uscita dal bagno la maestra lo ha preso per i capelli, lo ha colpito al gomito destro e lo ha afferrato per il costato. Ricordo che su specifica mia interpellanza, il bambino ha mimato la modalità di presa al torace effettuata dalla maestra“.
Il rinvio a giudizio
Nel Luglio 2019 l’insegnante di sostegno è rinviata a giudizio per i maltrattamenti in una scuola elementare di Nardò. L’imputata, assistita dagli Avvocati Massimo Muci e Anna Maria Ciardo ha sempre negato le accuse rimarcando di essere stata sola con gli alunni in tre occasioni (29 Ottobre, 28 novembre e 17 Dicembre 2018) e per poco più di due ore. Troppo poco tempo per mettere in atto, a suo dire, le condotte che le vengono contestate. Non chiede riti alternativi ed è pronta ad affrontare il processo ordinario. A breve sarà fissata la data per celebrare l’udienza preliminare.
La Via dei Colori Onlus è a disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte. Chiunque abbia bisogno può contattarci al Numero Verde 800-98.48.71 o scrivendo a: sos@laviadeicolori.org. La Via dei Colori offre consulenza tecnica e informativa gratuita. A tutti i soci offriamo sostegno legale e psicologico specializzato in caso di maltrattamenti presunti o documentati.