San Sostene (CZ), 25 Luglio 2019
Due maestre sono sospese con l’accusa di maltrattamenti alle elementari di San Sostene, in provincia di Catanzaro.
Caso di maltrattamenti alle elementari di San Sostene
Le indagini partono con la denuncia dei genitori di un bambino che ha riportato un trauma contusivo sullo zigomo sinistro a causa di uno schiaffo della maestra. Raccontando tutto ai Carabinieri di Davoli questi, autorizzati dalla Procura, installano delle micro-telecamere all’interno della scuola primaria. Nel corso dei tre mesi di intercettazioni video saltano fuori maltrattamenti quotidiani che fanno emergere un “sistematico e ingiustificato quadro di violenze fisiche e verbali adottate dalle insegnanti nei confronti dei bambini“. Nello specifico “percuotere i bambini con schiaffi sul viso, sul collo, sulla testa e sul fondoschiena, con pizzicotti sulle guance e sulle braccia e tirandogli i capelli“. Oltre a rivolgersi agli alunni con espressioni quali “maiale, testone, ti faccio volare dalla finestra, ti taglio le mani, zuccone…“.
Due maestre sospese
Nel Luglio 2019 il Gip del Tribunale di Catanzaro emette un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di due maestre. Le donne, Amelia Feudale di 60 anni ed Elena Lacroce di 64, sono sospese dalla professione per dodici mesi. Tuttavia nell’Ottobre 2019 presentano l’appello cautelare e il Tribunale della Libertà annulla entrambe le accuse per Lacroce che torna ad insegnare. Mentre per la Feudale rimangono le accuse di maltrattamenti e la misura cautelare viene ridotta a 6 mesi. Nel Gennaio 2020 la maestra ha ripreso servizio.
Il rinvio a giudizio
Il 6 Ottobre 2021 il Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Catanzaro rinvia a giudizio le due insegnanti accusate di maltrattamenti aggravati alle elementari di San Sostene. La Feudale dovrà rispondere anche di lesioni per quanto riguarda il bambino a cui aveva provocato una contusione sullo zigomo sinistro. Si sono costituti parte civile i genitori di 6 bambini rappresentati dagli avvocati Eliana Corapi ed Armodio Migali più il genitore di un altro alunno difeso dagli avvocati Salvatore e Lucrezia Staiano. Le due imputate sono difese dagli avvocati Fabrizio Costarella e Saverio Pittelli.
La Via dei Colori Onlus è a disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte. Chiunque abbia bisogno può contattarci al Numero Verde 800-98.48.71 o scrivendo a: sos@laviadeicolori.org. La Via dei Colori offre consulenza tecnica e informativa gratuita. A tutti i soci offriamo sostegno legale e psicologico specializzato in caso di maltrattamenti presunti o documentati.