Le Good News ospedaliere ci piacciono tanto e questa del progetto “Gioco e studio in ospedale” di Rimini è una notizia che mi entusiasma in modo particolare. Per i bambini le routine sono fondamentali e un bambino ricoverato perde tutte le sue abitudini. Soffre per la lontananza di tutte le sue cose, dei suoi suoi amici e dei suoi parenti. Dopo un pò anche i compiti e lo studio iniziano a mancargli spezzando il ritmo e può essere un problema recuperare poi il programma scolastico. Ecco perché una scuola in ospedale è un’iniziativa necessaria che ha numerosi risvolti positivi da un punto di vista sia scolastico sia psicologico.
Il progetto Gioco e studio in ospedale
È fondamentale che nel rapportarsi con un ammalato ci si ricordi sempre di andare oltre la malattia e di guardare alla persona. Quando questa persona poi è un bambino è ancora più fondamentale. Sì, perché un bambino non può essere solo considerato un paziente a cui prescrivere medicine. Un bambino ha il diritto di giocare, di studiare, di essere coccolato e di relazionarsi con i suoi coetanei. Ne ha il diritto e ne ha anche proprio il bisogno soprattutto in situazioni difficili come quelle legate ad una malattia.
Il progetto “Gioco e studio in ospedale” è un’iniziativa importantissima nata dalla collaborazione tra l’Unità Operativa di Pediatria (servizio di Oncoematologia Pediatrica) dell’Ospedale Infermi di Rimini, l’Associazione “Arop” e l’Ufficio Scolastico Territoriale di Rimini. É un progetto rivolto ai bambini oncoematologici la cui immunodeficienza li porta a stravolgere la propria vita che finisce per rimanere a lungo rinchiusa tra le pareti dell’ospedale o di casa.
Grazie a questo protocollo di intesa non solo questi piccoli pazienti potranno vedere garantito il loro diritto all’istruzione (nonostante le lunghe assenze da scuola), ma potranno anche ritrovare un pò di normalità distraendosi dalla malattia.
Insegnanti pensionati e volontari aiuteranno i bambini nel percorso scolastico. Questa esperienza, se poi inserita nel Piano dell’Offerta Formativa, potrà anche essere riconosciuta ai fini della valutazione del profitto e per la validità dell’anno scolastico.
(A cura di Mariapaola Ramaglia)