Lamezia Terme (CZ), 24 Maggio 2019
Gravissima l’accusa a carico di un maestro di religione 64enne arrestato per abusi sessuali all’asilo Gizzeria Lido di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro. Avrebbe toccato almeno 4 bambine di 5 anni nelle parti intime. L’uomo è in carcere per ordinanza di custodia cautelare.
Caso di abusi sessuali all’asilo Gizzeria Lido di Lamezia Terme
Le indagini scattano con la denuncia di una mamma la cui bambina di 5 anni le racconta del maestro che la toccava nelle parti intime. Poco dopo altre mamme confermano confidenze simili delle loro figlie che frequentano la stessa scuola d’infanzia.
Le immagini delle telecamere
Gli inquirenti piazzano subito delle telecamere nascoste con cui riprendono gli abusi sessuali dell’uomo in più occasioni. Con la scusa del disegno faceva sedere le bambine sulle sue gambe o le teneva in braccio. Le accarezzava, toccava i glutei e le parti intime, le baciava sulla bocca e sul collo. Ripeteva “strofinamenti e gesti diretti a compiere atti sessuali con le minori“.
L’arresto del maestro
L’Ufficio anticrimine del Commissariato redige così una dettagliata comunicazione di notizia di reato e la Procura chiede al Gip l’applicazione della misura cautelare. Nel Maggio 2019, sulla base dell’ordinanza, il maestro di religione viene arrestato e condotto in carcere. Successivamente viene posto ai domiciliari in attesa di giudizio.
La condanna di primo grado
Nel Maggio 2020 il Gup Luana Loscanna emette la sentenza di condanna con rito abbreviato accogliendo le richieste dei PM Emanuela Costa e Giuseppe Falcone. Il maestro di religione dovrà scontare 6 anni di reclusione per abusi sessuali all’asilo Gizzeria Lido. Rigettate invece le parti civili che avevano chiesto una provvisionale di 100mila euro nei confronti dell’uomo alla sbarra.
La condanna in via definitiva
Nell’Ottobre 2021 l’insegnante P.P. è stato condannato dal Gip per violenza sessuale aggravata su minori, con sentenza confermata dalla Corte d’Appello di Catanzaro, a 4 anni ed 8 mesi di reclusione più l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.
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