Palermo, 15 Aprile 2020
Scoperti anziani maltrattati nella casa di riposo “Bell’Aurora” di Palermo. Il blitz “Riposi Amari” porta all’arresto di 6 donne: l’amministratrice della struttura e 5 sue collaboratrici.
Caso di anziani maltrattati nella casa di riposo Bell’Aurora di Palermo
I finanzieri del nucleo di Polizia economico finanziaria indagavano su una bancarotta quando invece si sono trovati davanti ad un vero e proprio ospizio lager. Il blitz, denominato “Riposi Amari“, ha di fatto salvato gli anziani maltrattati nella casa di riposo Bell’Aurora di Palermo. Ad incastrare titolare e operatrici della struttura sono i video registrati dalle telecamere nascoste piazzate dalle stesse Fiamme gialle palermitane su delega della Procura della Repubblica.
Maltrattamenti e violenze gratuite inaudite sugli anziani
In circa due mesi di registrazioni emerge un quadro agghiacciante fatto di maltrattamenti e violenze gratuite inaudite nei confronti di persone che invece avrebbero dovuto essere accudite con tutta la delicatezza e la pazienza possibili. Calci, colpi di scopa, schiaffi, anziani legati alle sedie per impedirgli di muoversi ed una che addirittura avrebbe tentato il suicidio gettandosi dal balcone. Oltre alle violenze fisiche non mancavano insulti e continue mortificazioni psicologiche con frasi come “Sei una schifosa, devi dire che fai schifo” e “Se tu ti muovi di qua ti rompo una gamba, così la smetti; devi stare zitta, muta; devi morire, buttare veleno… per quanto mi riguarda puoi crepare.”
La misura cautelare
Il 21 Aprile 2020 il Gip di Palermo conferma la misura cautelare in carcere per le sei donne arrestate il 15 Aprile 2020. Le indagate sono accusate a vario titolo di maltrattamenti sugli anziani, bancarotta fraudolenta per una serie di fallimenti pilotati della società che gestisce la casa di cura, riciclaggio ed autoriciclaggio. Nello specifico si tratta di Maria Cristina Catalano, 57 anni, amministratrice di fatto dalla casa di riposo, Vincenza Bruno, 35 anni che coadiuvava l’amministratrice, e le dipendenti Anna Monti di 53 anni, Valeria La Barbera di 28, Rosaria Florio di 42 e Antonina Di Liberto di 55. Quest’ultima è anche denunciata per truffa insieme al compagno che percepisce il reddito di cittadinanza con false dichiarazioni.
Una dipendente viene scarcerata
Il 27 Maggio 2020 il Tribunale della Libertà di Palermo accoglie l’appello contro l’ordinanza del Gip che aveva respinto la richiesta di detenzione in carcere ai domiciliari presentato da Vincenza Bruno. La donna, difesa dall’Avv. Tiziana Staropoli, esce quindi dal carcere e viene condotta ai domiciliari.
La condanna
Nel Marzo 2021 il Gup Annalisa Tesoriere condanna con il rito abbreviato tutte e 6 le imputate e riconosce anche una provvisionale di 30mila euro a ciascuna delle parte civili. Nello specifico sono inflitti 8 anni di carcere alla titolare della casa di cura Maria Cristina Catalano, 6 anni per Antonia Di Liberto, 4 anni 5 mesi e 10 giorni per Rosaria Florio, 4 anni 2 mesi e 20 giorni per Anna Monti, 4 anni e 2 mesi per Valeria La Barbera e 3 anni un mese e 10 giorni per Vincenza Bruno.
La Via dei Colori Onlus è a disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte. Chiunque abbia bisogno può contattarci al Numero Verde 800-98.48.71. O scrivendo a: sos@laviadeicolori.org. La Via dei Colori offre consulenza tecnica e informativa gratuita. A tutti i soci offriamo sostegno legale e psicologico specializzato in caso di maltrattamenti infrastrutturali presunti o documentati.