Palma Campania (NA), 3 Settembre 2014
Arrestate le maestre di un istituto comprensivo per l’infanzia nel napoletano. I Carabinieri sono intervenuti conducendo all’arresto tre maestre dell’asilo Vincenzo Russo con l’accusa di maltrattamenti aggravati. Tra i bambini anche alcuni portatori di handicap. Pare che sovente tornassero a casa con evidenti lividi su corpo e volto. Dopo tre anni la condanna in primo grado di tre anni senza sospensione della pena.
Tutta la vicenda sul caso dei maltrattamenti aggravati nell’asilo Vincenzo Russo
E’ stata la denuncia della mamma di due bambini a far partire le indagini. Le telecamere nascoste dai Carabinieri nelle varie aule dell’istituto hanno documentato immagini che lascerebbero pochi dubbi. Fra le altre violazioni parrebbe che aigli alunni dell’asilo Vincenzo Russo venisse negato persino l’uso dei servizi igienici.
Genitori increduli
Come spesso accade in questi casi alcuni genitori stentavano a credere quanto raccontato dai carabinieri: “Mia figlia non mi ha mai raccontato situazioni del genere” diceva il papà di una bambina in lacrime dopo aver visto arrestare la sua maestra. Testimonianze simili le abbiamo lette anche nel caso di Conselice e del Cip Ciop di Pistoia.
Il turbamento dei bambini e l’incuria delle maestre
Secondo le indagini alcuni dei bambini “venivano lasciati in disparte dal resto della classe, in silenzio: lì si vede abbassare lo sguardo, rifugiare la testa tra le braccia, distendersi a terra a lungo a faccia in giù, fissare tristi il loro aguzzino consolati solo dalla carezza di qualche compagno“. I comportamenti delle imputate avrebbero quindi causato nei piccoli alunni un “gravissimo turbamento psicologico“.
“L’incuria delle maestre” – continuano gli investigatori – “consenti(va) ad alcuni bimbi di salire sul davanzale delle finestre (al piano terra), comportamento che avrebbe potuto provocare, in caso di caduta, lesioni anche gravi“.
Alunni disabili tra le vittime
Fra i piccoli allievi vittime di violenza è stato appurato che ci fossero anche alcuni bambini disabili. Una di queste bambine portatrici di handicap, secondo le indagini, veniva tenuta sul seggiolone “estraniata da ogni attività collettiva, e addirittura bloccata nelle sue aspirazioni di coinvolgimento nelle dinamiche collettive”.
Schiaffi, lividi e insulti
Gli episodi ritenuti rilevanti dagli investigatori sarebbero addirittura 66 e tutti documentati dalle videoregistrazioni. Tra questi “ripetuti attacchi fisici e verbali, con strattoni, spinte, schiaffi al capo e conseguenti ematomi e lividi, anche agli occhi, insulti, imprecazioni ed espressioni dispregiative“. Questi i nomi delle maestre: Carmela Graziano, 59 anni, di Palma Campania; Giovanna Donnarumma, 39 anni, di San Gennaro Vesuviano e Rosa Ambrosio, 38 anni, di Castellammare di Stabia. Sono state messe ai domiciliari su disposizione della Procura della Repubblica di Nola.
La maestra nega
Nell’interrogatorio di garanzia le maestre hanno risposto per circa due ore ciascuna. Donnarumma, assistita dall’avvocato Biagio Arentino, ha negato tutti gli episodi contestati. Anche quello che la vedrebbe accanirsi contro la piccola disabile sul seggiolone.
La condanna in primo grado
Il Tribunale di Nola ha condannato le tre maestre in primo grado. Tre anni di reclusione, senza nessuna attenuante. Negata anche la sospensione della pena.
La vicenda in breve
- 3 Settembre 2014: Tre maestre della scuola per l’infanzia Vincenzo Russo vengno arrestate per maltrattamenti aggravati.
- 10 Settembre 2014: Interrogatorio di garanzia delle tre educatrici.
- 23 Dicembre 2017: Condanna in primo grado: tre anni senza sospensione condizionale.
Come sempre La Via dei Colori Onlus ha provveduto a mettersi a completa disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte in questo caso terribile. Chiunque avesse bisogno di consulenza tecnica gratuita o di un sostegno legale e psicologico specializzato in casi dubbi o accertati di maltrattamento può contattarci attraverso il nostro Numero Verde 800-98.48.71 oppure scrivendo alla mail associazionelaviadeicolori@gmail.com.