Padova, 1 Ottobre 2019
Bambini maltrattati dall’Imam durante le lezioni di religione. Per questo un educatore di 23 anni è stato arrestato con l’accusa di aver compiuto maltrattamenti sui bambini nel corso delle lezioni di religione islamica che teneva quotidianamente presso l’associazione Bangladesh Cultural Center nel quartiere euganeo dell’Arcella di Padova.
Caso di bambini maltrattati dall’Imam durante le lezioni di religione
Le indagini partono nell’estate 2019 grazie alle segnalazioni di alcune insegnanti di una scuola primaria di Padova. Le maestre, avendo ascoltato i racconti dei loro allievi che frequentavano l’associazione per diverse ore al giorno, decidono di segnalare alle autorità. L’11 Settembre 2019, a seguito della denuncia, gli agenti della Digos piazzano delle telecamere di sorveglianza all’interno della struttura al fine di vigilare l’Imam durante lo svolgimento delle lezioni. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica, porta alla luce che l’educatore avrebbe minacciato, offeso e picchiato bambini di età compresa tra i 5 ed i 10 anni durante l’ora di religione e lingua araba.
Violenza inaudita sui bambini della comunità
Calci, strattoni e minacce ma anche pugni alla testa, sul volto e bastonate al corpo. L’ora di religione per i bambini diventa una guerra nella quale abusi e castighi avevano cominciato a compromettere il loro equilibrio psico-fisico. “Ti strappo un orecchio“. E ancora, “Studia a voce alta, altrimenti ti strappo una guancia” e “Se fate ancora rumore, vi picchio“. Sono soltanto alcune delle frasi intercettate. Poi accadeva che gli alunni fossero anche costretti ad assumere la cosiddetta “posizione del pollo” con le gambe piegate, la testa china in avanti e le braccia dietro le ginocchia. Condizione che poteva perdurare per oltre 10 minuti a discrezione del bengalese.
L’educatore arrestato in via cautelare
Il 1 Ottobre 2019 l’educatore Hossain Shahadat, viene arrestato in via cautelativa dalla DIGOS della Questura di Padova durante una delle sue lezioni di religione. La misura cautelare in carcere è stata disposta dal GIP del Tribunale di Padova sulla base degli elementi emersi nell’indagine per maltrattamenti ai danni di minori (572 cp). L’arresto cautelativo è avvenuto per evitare che il giovane Imam possa reiterare il reato, inquinare le prove o fuggire nel proseguo delle indagini.
La contrarietà dei parlamentari della Lega e il ringraziamento delle istituzioni alla magistratura
Andrea Ostellari, senatore padovano della Lega, nonché presidente della commissione giustizia a Palazzo Madama, chiede “all’Amministrazione comunale della mia città di chiudere il centro islamico di via Jacopo da Montagnana, da sempre noto in quartiere, per i disagi che provocano i suoi frequentatori (…) e che sia avviato un controllo su tutti i centri islamici presenti sul nostro territorio“.
Sergio Giordani, sindaco di Padova, ci ha tenuto invece a fare “un ringraziamento e i più sinceri complimenti alla Procura e alla Digos per il lavoro di indagine che ha portato ai provvedimenti“. E ancora “I bambini non si toccano e questo lavoro intelligente delle Istituzioni per circoscrivere e reprimere fenomeni inaccettabili è il primo pilastro di una positiva integrazione per la quale tutti dobbiamo lavorare“.
“È significativo e fa davvero ben sperare – aggiunge il primo cittadino – che l’operazione in oggetto sia frutto della consueta professionalità di Magistratura e Forze dell’Ordine in un rapporto di ascolto e collaborazione con il mondo scolastico e con la stessa comunità islamica locale“.
L’Iman alla ricerca di un nuovo lavoro
Nel Novembre 2019 davanti al Tribunale del Riesame l’uomo di dice “pentito” per ciò che ha fatto. Dopo 20 giorni di carcere e un mese ai domiciliari è già in cerca di un nuovo lavoro.
La Via dei Colori Onlus è a disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte. Chiunque abbia bisogno può contattarci al Numero Verde 800-98.48.71 o scrivendo a: sos@laviadeicolori.org. La Via dei Colori offre consulenza tecnica e informativa gratuita. A tutti i soci offriamo sostegno legale e psicologico specializzato in caso di maltrattamenti presunti o documentati.