La Good News di oggi profuma di suoni, arte e creatività con un metodo ed un gruppo di lavoro entusiasmante. Ti porto a scoprire il CeSMI, un’associazione culturale no profit nata a Viterbo nel 1995.
CeSMI: Centro Sperimentale Musicale per l’Infanzia
Il Centro Sperimentale Musicale per l’Infanzia (CeSMI) è un’associazione con lo scopo di sviluppare l’educazione musicale nel bambino attraverso la sperimentazione didattica che, sulla scia della filosofia del violinista Shinichi Suzuki, accoglie qualunque metodologia innovativa.
Il metodo insegnato si basa sull’imitazione che sviluppa una precoce cultura musicale – accompagnata, poi anche dalla tecnica strumentale – che diventa parte integrante della vita di un bambino. Si pone come obiettivo di sviluppare le capacità di socializzazione dei bambini, attraverso la musica, l’arte, la creatività. In questo percorso fondamentale è il ruolo della famiglia che viene sensibilizzata dall’insegnante a partecipare.
Si vuole sviluppare nel bambino la sensibilità verso la musica e l’arte.
L’idea è nata grazie a due mamme, Naomi Barlow e Shihomi Kishida, con cui abbiamo scambiato quattro chiacchiere:
Come è nata questa associazione?
“L’associazione è nata del desiderio delle due fondatrici, Naomi Barlow e Shihomi Kishida, due musiciste professioniste con figli piccoli, di creare uno spazio dove si potesse sperimentare la didattica musicale infantile più all’ avanguardia del tempo. 25 anni fa non era usuale che dei genitori portassero i loro figli a lezione di musica a soli 3/4 anni e che fossero coinvolti così pienamente nel loro processo educativo.”
Cosa vi ha spinto ad ispirarvi al metodo di Shinichi Suzuki?
“Il Metodo Suzuki è ormai conosciuto e utilizzato in tutto il mondo e i suoi spettacolari risultati si possono osservare facilmente attraverso i numerosissimi video pubblicati su Youtube , ma la vera spinta ad abbracciare questo metodo, è scaturita della filosofia che c’è dietro; Suzuki era convinto che ogni bambino ha il diritto e la capacità innata di esprimersi attraverso la musica e ha mostrato come il talento si crea con lavoro, dedizione, ed amore.”
Ci ha colpito il tipo di approccio innovativo, ci spiega in cosa consiste questo metodo?
“Il metodo Suzuki è basato sull’idea che il linguaggio musicale possa essere appreso dai bambini nella stessa maniera in cui imparano la loro madre lingua, cioè attraverso l’imitazione e l’ascolto che viene proposto dall’insegnante e ripetuto a casa coinvolgendo il genitore, creando così un ambiente musicale favorevole all’interno della propria famiglia.”
I vostri corsi sono indirizzati ai bambini fin dalla tenera età?
“I bambini piccoli imparano da subito la propria madre lingua e possono essere immersi nel mondo musicale seguendo lo stesso modello di apprendimento linguistico.”
Questo metodo può essere utile anche per bambini con problemi di apprendimento o patologie psico/neurologiche post-traumatiche?
“Sì il metodo si applica benissimo a bambini con difficoltà di apprendimento e con diversi patologie e si vedono dei grandi miglioramenti nelle loro difficoltà attraverso lo studio musicale.”
Un grazie speciale alla mamma che ci ha segnalato questa fantastica Good News dopo averne potuto godere in prima persona con i suoi figli. Se anche tu hai belle storie da segnalarci puoi scriverci ad associazionelaviadeicolori@gmail.com e noi saremo felicissimi di leggerti e magari dar voce a queste belle realtà.
(A cura di Claudia Cimato)