Molto spesso nelle cronache di tutti i giorni sentiamo parlare di perizie e consulenze tecniche. Chi di noi è stato più sfortunato ne ha avuto esperienza ma che cosa sono esattamente? Cerchiamo di chiarirlo insieme.
Cosa sono le perizie e consulenze in ambito penale e civile
In linea generale qualora il Giudice abbia la necessità di esperti tecnici può decidere di avvalersi di persone fornite di particolare competenza nella disciplina in oggetto. Ad esempio se una persona decide di fare causa al chirurgo che l’ha operata perché ritiene che abbia commesso un errore che ha causato un danno, il Giudice, al fine di emettere una sentenza, può nominare un suo esperto chirurgo per chiarirgli gli aspetti medici. Il Giudice è l’esclusivo detentore della competenza giudicante ma l’esperto ha una responsabilità tecnico-specialistica poiché le sue valutazioni saranno utilizzate per il giudizio.
L’esperto prende un nome diverso a seconda che ci si trovi in ambito civile o in ambito penale.
In Ambito Penale
L’esperto del Giudice viene chiamato Perito. Le parti in causa, sia che sia stata richiesta dal Giudice una perizia, sia che non sia stata richiesta, hanno la facoltà di nominare dei propri Consulenti Tecnici di Parte o CTP (art. 233 c.p.p.) per esporre il proprio parere anche presentando memorie. Nei procedimenti penali la facoltà dell’imputato di farsi assistere da un proprio consulente tecnico è espressione del diritto di difesa. In quanto l’avvocato difensore potrebbe non possedere competenza nella materia specifica oggetto del dibattimento.
In Ambito Civile
In ambito civile quando il Giudice chiede l’intervento di un esperto di sua fiducia si parla di Consulenza Tecnica di Ufficio. Il tecnico viene quindi chiamato Consulente Tecnico d’Ufficio o CTU. Solo nel caso in cui venga disposta una CTU le parti hanno la facoltà di nominare i propri Consulenti Tecnici di Parte che si affiancheranno all’esperto nominato dal Giudice esprimendo le proprie considerazioni su metodologie, contenuti e conclusioni del CTU.
Gli avvocati e le parti, sia nel processo civile che in quello penale, hanno il diritto di presentare alla magistratura istanze, memorie, richieste o conclusioni corredate da documenti rilevanti ai fini giudiziari. In questo caso l’attività del tecnico esperto prende i nome di Parere Proveritate.