Testimoniare nel corso di un processo può essere molto stressante e noi lo sappiamo bene. Specialmente per bambini ed adolescenti vittime o testimoni di violenze. Per questo motivo siamo felici di raccontare la Good News di oggi che parla di Courthouse Dog. Esatto, hai intuito bene, i nostri amici a quattro zampe possono aiutare molto nell’affrontare un’aula di tribunale.
Courthouse Dog: i cani che ti sostengono in un aula di tribunale
Qualche anno fa negli Stati Uniti è nata Courthouse Dog. Un’organizzazione no profit che addestra i cani per aiutare le persone ad affrontare con più serenità l’aula di un tribunale.
Negli USA il sesto emendamento della Costituzione prevede che i processi penali siano pubblici e che i testimoni debbano assistere alle udienze e deporre in presenza dell’accusato. Una norma che, seppur pensata per garantire un processo equo, spesso impone alle vittime un calvario emotivo decisamente brutale.
Talune ricerche hanno evidenziato come lo stress emotivo sia più acuto in particolar modo nei bambini vittime di abusi sessuali il cui trauma viene ulteriormente amplificato dall’iter processuale.
L’associazione Courthouse Dog nasce nel 2012 con lo specifico obiettivo di promuovere la giustizia con compassione.
I cani da portare in aula seguono un addestramento di due anni per imparare a destreggiarsi in situazioni di caos e alto stress. Questi fantastici amici pelosi in tribunale si fanno coccolare dai bambini o sonnecchiano ai piedi del banco dei testimoni fungendo da calmante con la loro semplice presenza. La loro vicinanza fa sentire al sicuro abbassando la pressione sanguigna e riducendo l’ansia.
Attualmente vi sono 87 cani operativi in 28 Stati, generalmente si tratta di Labrador o Golden Retriever, le cui caratteristiche sono il particolare aspetto rassicurante ed il temperamento pacifico.
Questo progetto comincia ad essere molto apprezzato ed utilizzato anche in Canada e Cile. Chissà se anche da noi si possa attuare una simile idea. Magari non solo in aula ma anche durante i colloqui che le piccole vittime di violenza tengono con specialisti e assistenti sociali.
(A cura di Claudia Cimato)