Pompei, Settembre 2013
Città sconvolta dall’ennesima notizia choc che riguarda un maestro pedofilo e bambini piccoli. Un maestro 50enne impiegato presso la scuola elementare del centro e residente nella periferia di Pompei è stato arrestato con l’accusa di pedofilia. Infatti gli investigatori hanno trovato prove sufficienti a dimostrare che l’insegnante, negli ultimi tre anni, avrebbe abusato di almeno uno dei bambini che vedeva per lezioni private pomeridiane nella sua abitazione.
Il caso del maestro pedofilo di una scuola elementare a Pompei
A far partire le indagini è stata la denuncia dei genitori. Già nel 2010 avevano notato cambiamenti comportamentali ed umorali nel loro piccolo e provando a stabilire col bambino un dialogo aperto erano riusciti a farlo sfogare.
Il bambino infatti, dopo le prime reticenze generate dalla paura e dal senso di colpa, aveva raccontato di abusi avvenuti durante gli incontri pomeridiani con il maestro. E’ stato così che la coppia ha deciso di sporgere denuncia presso il comando dei Carabinieri di zona.
Durante le indagini sono state necessarie intercettazioni ambientali e telefoniche che hanno permesso ai militari di incastrare l’uomo noto nella città mariana per le sue attività presso la scuola. In una delle riprese il 50enne si sarebbe masturbato davanti al bambino costringendo quest’ultimo ad atti sessuali. Le indagini, tutt’ora in corso, stanno tentando di capire se nella trappola dell’insegnante siano caduti altri piccoli bambini indifesi.
Sebbene in questi casi sia d’obbligo giusto tener conto del ragionevole dubbio al presunto “orco” sembrano essere stati concessi i domiciliari. Immediatamente però è scattata la sospensione dal servizio decretata senza indugio dall’arcivescovo prelato di Pompei, Tommaso Caputo.
Fonti: Il Fatto Vesuviano.
La condanna definitiva
Nel Giugno 2016 il maestro pedofilo è stato, con rito abbreviato, condannato a cinque anni di carcere più sospensione a vita dall’insegnamento. Oltre che al pagamento del risarcimento alle famiglie delle vittime. Dopo la condanna l’ex insegnante dell’Istituto cattolico “Bartolo Longo” è stato trasferito dai domiciliari al carcere di Poggioreale.
La Via dei Colori Onlus è a disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte. Chiunque abbia bisogno può contattarci al Numero Verde 800-98.48.71. O scrivendo a: sos@laviadeicolori.org. La Via dei Colori offre consulenza tecnica e informativa gratuita. A tutti i soci offriamo sostegno legale e psicologico specializzato in caso di maltrattamenti infrastrutturali presunti o documentati.
4 comments
I domiciliari per un crimine del genere? Ma siamo impazziti???
Ciao Silvia, comprendiamo e in qualche modo condividiamo il tuo sdegno: se quest’uomo è colpevole gli arresti domiciliari sono indubbiamente una pena “troppo lieve”. Noi abbiamo fiducia nelle istituzioni. Come diciamo sempre: le leggi esistono, bisogna impegnarsi e lottare perché vengano applicate! Vi terremo aggiornati sugli sviluppi della vicenda.
Vergognati uomo di *****. Il fiume sta a due passi ** *******.
Caro Giuseppe,
Sebbene comprendiamo perfettamente la Sua rabbia nell’apprendere fatti tanto spiacevoli, in questo blog abbiamo deciso di non ammettere linguaggi violenti nè incitamenti in tal senso. E’ per questo che troverà il Suo commento “bippato” e privato delle parti che non rispettano questi canoni, pur rimanendo comprensibile il senso del discorso che ha fatto. Non crediamo sia utile né produttivo rispondere e/o affrontare la violenza con altrettanta violenza, cosa che invece riteniamo debba essere “combattuta” con la prevenzione e l’assertività nel proporre soluzioni concrete legittime ed attuabili. Ogni giorno lottiamo per trovare metodi efficaci che possano risolvere il problema alla radice e saremo felicissimi di poterli cercare anche insieme a Lei.