Zungri (VV), 13 Marzo 2019
Due maestre sono indagate per maltrattamenti alla scuola elementare di Zungri a Vibo Valentia. Schiaffi e quaderni sulla testa. Il Gip ha disposto per loro l’obbligo di dimora.
Caso di maltrattamenti alla scuola elementare di Zungri
Le indagini partono dalla segnalazione di alcuni genitori nel Novembre 2018. I bambini tornavano a casa con le guance arrossate, erano restii ad andare a scuola e le loro madri hanno osservato senza trascurare questi importanti campanelli di allarme. Gli inquirenti confermano i sospetti maltrattamenti grazie alle telecamere nascoste nella scuola. I bambini di prima elementare erano sottoposti a violenze fisiche e psicologiche. Minacce, percosse, schiaffi, strattoni, urla e persino quaderni sulla testa. Infatti nelle immagini diffuse dai Carabinieri di Vivo Valentia si vedono le maestre che colpiscono i piccoli con quaderni sbattuti sulla testa o addirittura lanciati.
Obbligo di dimora per due maestre
Sono accusate di maltrattamenti due maestre di 65 e 51 anni. Per loro il Gip, su richiesta della Procura, dispone le misure cautelari di obbligo di dimora nel comune di residenza. Le donne sono entrambe di Vibo Valentia.
La dirigente: comportamento esecrabile, maestre sospese
La dirigente scolastica, Licia Bevilacqua, definisce “esecrabile” il comportamento delle insegnanti. E, come si legge sulla Gazzetta del Sud, afferma: “Affidiamo tutto nelle mani della magistratura e davanti a prove evidenti le maestre ne risponderanno nelle sedi opportune. Al momento, così come prevede il regolamento, le insegnanti sono state sospese dal servizio“.
Il Garante per l’infanzia: Stanare le mele marce
“Da troppi anni si parla di quest’onta sociale gettata da pochi su una professione che molti praticano con impegno e dedizione, in tv, sui giornali, alla radio. Di fatto, niente si muove“. Così Antonio Marziale, Garante per l’infanzia in Calabria. “Ora è tempo di risposte, perché ogni genitore ha il diritto di sapere che i propri figli siano in un luogo sicuro – dice ancora Marziale – La scuola merita fiducia e tutti bisogna concorrere a stanare le poche mele marce che creano un danno d’immagine all’unica istituzione ancora in grado, sul territorio, di rappresentare il baluardo della legalità e della civiltà“.
L’interrogatorio di garanzia
Dinanzi al Giudice per le indagini preliminari la maestra Marianna Taccone si avvale della facoltà di non rispondere.
La richiesta di giudizio immediato
Nel Luglio 2019 il Gip Giulio De Gregorio acconsente alla richiesta della Procura di giudizio immediato per Lucia Pardea, difesa dagli avvocato Diego Brancia e Stefano Luciano, e Marianna Taccone, assistita dagli avvocati Nazzareno Latassa e Marcello Scarmato.
La Via dei Colori Onlus è a disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte. Chiunque abbia bisogno può contattarci al Numero Verde 800-98.48.71 o scrivendo a: sos@laviadeicolori.org. La Via dei Colori offre consulenza tecnica e informativa gratuita. A tutti i soci offriamo sostegno legale e psicologico specializzato in caso di maltrattamenti presunti o documentati.