Solbiate Olona (VA), 15 Settembre 2017
Una maestra è accusata di maltrattamenti all’asilo Andrea Ponti di Solbiate Olona, in provincia di Varese. Cinque famiglie hanno denunciato e la donna è stata spostata in un altra scuola.
Caso di maltrattamenti all’asilo Andrea Ponti di Solbiate Olona
I fatti risalgono all’anno scolastico 2015/2016. Sono cinque le famiglie che hanno denunciato dopo aver notato comportamenti anomali nei loro bambini presi da ansie e paure. Si aprono così le indagini, che si avvalgono di intercettazioni ambientali tra il 26 Aprile ed il 26 Maggio 2016, ed emergono “modi bruschi, urla e atteggiamento aggressivo“. Tra gli episodi contestati ci sarebbe quello di un disegno strappato e di una bambina lasciata mezzora da sola in un angolo dell’asilo.
Il Gip, dopo aver visionato le immagini delle telecamere nascoste all’interno della scuola, emette ordinanza a procedere con la formulazione dell’imputazione: «E’ ictu oculi evincibile un’anomalia nei comportamenti – si legge nell’ordinanza – che si traduce in una incapacità di governare i bambini ma che va ben oltre l’abuso di mezzi di correzione, per sconfinare nel maltrattamento».
Concluse le attività investigative la Procura di Busto Arsizio chiede l’archiviazione.
Archiviazione respinta
Nel Settembre 2017 il Gip, Piera Bossi, respinge la richiesta di archiviazione. “Non merita accoglimento – scrive – alla luce degli esiti dell’attività d’indagine svolta“. Da quanto emerso, secondo il giudice, sono configurabili atteggiamenti inadeguati continuativi e dunque non occasionali: “L’approccio relazionale con i bambini è costantemente in termini di voce alterata, aggressiva e del tutto inappropriata per minori che frequentano l’asilo e non si tratta di modalità occasionale, bensì ripetuta e costante“. Così il procedimento va avanti.
L’avvocato delle famiglie
“È doveroso andare avanti” afferma l’avvocato difensore delle famiglie, Paolo Rivolta, del Foro di Monza. “Sono contento per il risultato ottenuto finora perché dai filmati e dalle relazioni è emerso, invece, con chiarezza un metodo non adeguato, tale da sfociare in un maltrattamento. Stiamo parlando di bambini di tre, quattro anni“.
Le dichiarazioni del sindaco
Il sindaco Luigi Melis sottolinea che subito fu contattato il dirigente scolastico per le procedure di verifica: “Siamo sempre stati per la trasparenza. Non ci sono scusanti: se dovessero emergere responsabilità è giusto che la maestra paghi per eventuali colpe. Quando la giustizia fa il suo corso in modo puntuale non c’è che da essere soddisfatti. Seguiamo con attenzione gli sviluppi della vicenda poiché ci troviamo di fronte a una sfera molto delicata“.
Nuove denunce contro la maestra
Nel frattempo arrivano le denunce di altre tre famiglie contro la maestra. L’udienza preliminare, prevista per il 19 Giugno 2018 viene perciò slittata al 16 Ottobre 2018. Si tratta di un rinvio tecnico per far confluire i nuovi fascicoli nel procedimento principale. “Unendo tutti gli episodi contestati – spiega l’Avv. Rivolta – si potrà trarre un vantaggio sia per l’economia processuale che per una migliore visione complessiva dei fatti“.
La vicenda giudiziaria in breve
- 2015-2016: Finestra di accadimento dei fatti.
- Tra il 26 Aprile ed il 26 Maggio 2016: Intercettazioni ambientali attraverso registrazioni nascoste di telecamere posizionate nella scuola materna.
- 15 Settembre 2017: Il Gip di Busto Arsizio respinge la richiesta di archiviazione.
- 19 Giugno 2018: Arrivate altre tre denunce. Udienza preliminare rinviata ad Ottobre 2018.
Ad oggi non si sa ancora come sia andata a finire la vicenda.
La Via dei Colori Onlus è a disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte. Chiunque abbia bisogno può contattarci al Numero Verde 800-98.48.71 o scrivendo a: sos@laviadeicolori.org. La Via dei Colori offre consulenza tecnica e informativa gratuita. A tutti i soci offriamo sostegno legale e psicologico specializzato in caso di maltrattamenti infrastrutturali presunti o documentati.