Rimini, 4 aprile 2016
Caso di maltrattamenti sugli anziani in una Casa di Cura scoperto a seguito di una segnalazione arrivata alla Procura della Repubblica del Tribunale di Rimini. Il fascicolo d’inchiesta è stato aperto con l’accusa di maltrattamenti (572 cp) ai danni degli anziani indifesi ospiti della struttura. Nel registro degli indagati sono finiti due dipendenti della Casa di Riposo nel riminese di cui però non sono stati forniti gli estremi.
Caso di maltrattamenti in una casa di cura di Rimini
Le indagini sono partite nei primi mesi del 2016 a seguito di una segnalazione a dir poco agghiacciante fornita dalla stessa responsabile della struttura convenzionata con l’AUSL Romagna.
Le segnalazioni che hanno permesso alla responsabile di prendere coscienza dei maltrattamenti sugli anziani non sarebbero però giunte dai parenti bensì da una dipendente. Stanca di ciò che era costretta a vedere ogni giorno si è fatta coraggio ed ha deciso di raccontare tutto alla Dirigente.
«Alcuni operatori usano maniere troppo forti con i degenti – racconta l’operatrice sanitaria – li strattonano ed utilizzano un linguaggio poco consono nei confronti di persone anziane. Li insultano, li deridono, addirittura ad alcuni tirano violentemente i capelli».
Purtroppo qui è accaduta una cosa che, secondo la nostra esperienza, spesso contribuisce a complicare lo svolgimento delle indagini. La Dirigente infatti, secondo la ricostruzione fatta dai giornalisti, a seguito della segnalazione avrebbe immediatamente convocato nel suo ufficio tutti gli infermieri e gli operatori socio sanitari della struttura. Una trentina in tutto, per raccontare quanto le era stato riferito e per chiedere spiegazioni in merito. Contemporaneamente la responsabile ha anche informato la AUSL Romagna che ha fatto partire un’indagine interna per verificare i possibili maltrattamenti sugli anziani.
Dopo circa una decina di giorni da questa riunione la dipendente è tornata dalla Dirigente arricchendo i suoi racconti con maggiori dettagli. In questa occasione ha fornito anche i nomi ed i cognomi dei colleghi potenzialmente rei dei maltrattamenti nella casa di cura.
E’ stato a questo punto che la responsabile della struttura, in accordo con l’Azienda Sanitaria Romagnola, ha presentato una formale segnalazione alla Procura dettagliandola con tutti i particolari forniti dalla sua coscienziosa dipendente.
Maltrattamenti sugli anziani: un problema che non può essere sottovalutato
“Qualora venissero confermate, non potranno essere soltanto le forze dell’ordine ad occuparsi delle violenze denunciate nella casa di riposo per anziani non autosufficienti di Rimini. I maltrattamenti agli anziani sono fatti che degradano non solo chi li ha compiuti ma l’intera collettività“.
Così si sono espressi i sindacati della SPI CGIL di Rimini che, in un comunicato aggiungono:
“La cronaca ci conferma che questi luoghi dove dovrebbero trovare attenzione e cura le persone più fragili e indifese come sono gli anziani, diventano troppo spesso, vedi caso di Parma, teatro delle peggiori violenze. (…) Riteniamo come SPI CGIL di Rimini che la qualità dei servizi offerti agli anziani debba essere monitorata e controllata oltre che dall’AUSL, dalle Amministrazioni Locali prevedendo anche momenti di approfondimento specifici e di confronto con le parti sociali in particolare rispetto al tema della povertà e dell’esclusione sociale.”
Ad oggi non è dato sapere come sia andata a finire la vicenda.
Come sempre La Via dei Colori Onlus è a completa disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte in questo caso terribile. Chiunque avesse bisogno di consulenza tecnica gratuita o di un sostegno legale e psicologico specializzato, in casi dubbi o accertati di maltrattamento, può contattarci attraverso il nostro Numero Verde 800-98.48.71 oppure scrivendo alla mail associazionelaviadeicolori@gmail.com.