Castellafiume (AQ), 22 Luglio 2019
Due maestre sono finite sotto accusa per presunti maltrattamenti all’asilo di Castellafiume, in provincia dell’Aquila. Le piccole vittime avrebbero fra i 3 ed i 6 anni.
Caso di presunti maltrattamenti all’asilo di Castellafiume
Il fascicolo, a nome del Sostituto Procuratore Elisabetta Labanti, si apre con la denuncia dei genitori di una bambina tornata a casa con un livido. La piccola racconta che proviene da un colpo della maestra dato con un legnetto giocattolo. Il livido pare ci metta oltre dieci giorni a guarire. Successivamente si aggiungono altre famiglie che riportano di aver trovato lividi e segni sui bambini che non vogliono più andare a scuola. Le famiglie si rivolgono così ai Carabinieri di Tagliacozzo che, guidati dal Capitano Silvia Gobbini, installano delle telecamere nascoste nell’asilo e da Dicembre 2018 per 15 giorni acquisiscono immagini.
Conferme e smentite
I filmati sono al vaglio del Tribunale dei Minori dell’Aquila mentre la Procura richiede un incidente probatorio per sentire i bambini in audizione protetta. Intanto altre mamme vengono sentite e non confermano le accuse.
Due maestre sotto accusa
Nel Luglio 2019 due maestre finiscono sotto accusa per il reato di maltrattamenti. “Sono tutte calunnie e le indagini stanno confermando che sono solo invenzioni delle mamme – affermano gli avvocati difensori Antonio Pascale e Andrea Tinarelli – Non è escluso che le persone che hanno denunciato ai carabinieri queste cose vengano denunciate. Non sono stati riscontrati comportamenti scorretti o penalmente rilevanti da parte delle insegnanti, anzi tutto il contrario“. Oltre al reato di maltrattamenti (572 cp), il GIP avrebbe ipotizzato anche il reato di lesioni personali.
Sequestrato il cellulare di una delle mamme denuncianti
Il 1 Settembre 2019 il quotidiano online Abruzzo Web comunica che il cellulare di una delle mamme denuncianti i maltrattamenti sarebbe stato sequestrato al fine di verificare la fondatezza delle accuse e i lividi sui bambini.
L’incidente probatorio
Il GIP Cecilia Angrisano, fissa un incidente probatorio per comprovare la fondatezza delle accuse. Per eseguirlo vengono incaricate dal Tribunale le periti Laura Evangelisti e Loredana Pedata. Le due donne, una psicoterapeuta esperta nell’infanzia e una docente universitaria di Tor Vergata, dovranno capire se i bambini sono o meno in grado di riferire informazioni circa gli episodi denunciati.
L’incidente probatorio si svolge su 6 bambini e si conclude nel Gennaio 2020 davanti al GIP Carla Mastelli della Procura di Avezzano. Gli esiti della consulenza peritale sembrerebbero piuttosto significativi.
Il Giudice dovrà decidere se andare a processo imputando le due indagate o se richiedere l’archiviazione come chiesto dai difensori delle maestre.
Cadute le accuse a carico delle due maestre
Nell’Ottobre 2020 il Gip del Tribunale di Avezzano, Mario Cervellino, su richiesta del PM Elisabetta Labanti, archivia le accuse di maltrattamenti e scagiona le due maestre perché “il fatto non sussiste“. A seguito dell’incidente probatorio le ipotesi accusatorie non avrebbero trovato alcun riscontro nelle indagini condotte dagli inquirenti. Nella sua requisitoria il PM ha spiegato come durante le indagini non fosse stato possibile “acquisire elementi di prova attendibili dalle testimonianze dei piccoli allievi“. In particolare le immagini filmate delle telecamere nascoste “non hanno fornito riscontri e, anzi hanno dato dimostratezza di comportamenti professionali” da parte delle due maestre.
La Via dei Colori Onlus è a disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte. Chiunque abbia bisogno può contattarci al Numero Verde 800-98.48.71 o scrivendo a: sos@laviadeicolori.org. La Via dei Colori offre consulenza tecnica e informativa gratuita. A tutti i soci offriamo sostegno legale e psicologico specializzato in caso di maltrattamenti presunti o documentati.