Capurso (BA), 26 ottobre 2018
Quattro maestre sono state arrestate per maltrattamenti all’asilo Montessori di Capurso a Bari. Minacce, schiaffi, spinte e trascinamenti su bambini di tre anni.
Caso di maltrattamenti all’asilo Montessori di Capurso
Minacce, schiaffi, spinte e strattoni fino a far cadere i bambini a terra o farli urtare. Piccoli di appena tre anni costretti a stare con la testa china sul banco o nell’angolo con il volto verso il muro e le mani dietro la schiena. E poi umiliazioni con epiteti quali “monelli, cattivi, scostumati, maleducati, monellaccio di strada, rimbambiti, pappamolli“. Schiaffi sul viso e sulle braccia minacciando di legarli con la corda, picchiarli e portarli in caserma dai Carabinieri dove un cane li avrebbe morsi. Ma, invece, sono proprio i Carabinieri ad andare da loro.
Quattro maestre arrestate
Dopo le indagini, effettuate anche con telecamere nascoste nelle aule della scuola d’infanzia, quattro maestre vengono arrestate e condotte ai domiciliari per i maltrattamenti all’asilo Montessori di Capurso. Fatti compiuti autonomamente e in concorso durante l’anno scolastico 2017/2018. Nello specifico si tratta di M.L., 52 anni, originaria della provincia di Lecce, M.L., 63, B.N., 47, e V.A., 49, baresi.
Il racconto delle mamme
“I bambini avevano lividi in testa ed erano in uno stato pietoso, pieni di cacca, pipì e vomito. I bambini non si toccano e ora voglio le scuse dopo che per un anno sono stata derisa” racconta la rappresentante di classe, prima a denunciare, al Messaggero. “Mi hanno raccontato di lividi in testa e ora, vedendo i video, abbiamo capito perché visto che gli sbattevano la testa sui banchi. Loro si giustificavano dicendo che i bambini erano vivaci e non scolarizzati e che si procuravano i lividi malmenandosi tra di loro, ma non era vero“. Molti genitori avevano ritirato i bambini e la classe era passata da 27 a 13 alunni.
Una mamma denuncia: “Sapevano tutti cosa succedeva, chi ha taciuto è ugualmente colpevole e deve pagare. La vicaria della preside è l’assessore alla Cultura del paese, anche l’Amministrazione era informata“.
Le dichiarazioni di Uil scuola Puglia
“Ci auguriamo che la giustizia faccia il suo corso in tempi brevi, per restituire alle famiglie dei piccoli alunni quella sicurezza e quella fiducia che dovrebbero essere prerogative imprescindibili negli ambienti scolastici” afferma Gianni Verga, Segretario Generale Uil Puglia, dopo aver condannato i metodi delle maestre come “gravissimi“.
L’interrogatorio di garanzia
Il 29 Ottobre 2018 si svolgono gli interrogatori di garanzia dinanzi al Gip di Bari, Francesco Agnino. Due maestre si avvalgono della facoltà di non rispondere mentre altre due parlano. Una nega tutte le accuse basate sulla denuncia dei genitori. Nel suo caso, infatti, non ci sono immagini perché la sua supplenza era terminata prima che venissero installate le telecamere nel Marzo 2018. L’altra si giustifica con solo “metodi educativi“.
Il sindaco di Capurso
“Come papà prima ancora che come sindaco sento il dovere di rappresentare tutta la mia vicinanza alle famiglie e ai bambini” afferma Francesco Crudele, sindaco di Capurso al Quotidiano Italiano. Qualcuno afferma che lui fosse stato già avvisato un anno fa delle violenze a scuola. “Sono certo di aver fatto il mio dovere – risponde il sindaco – ho contattato immediatamente la dirigente scolastica, in quel momento era l’autorità competente da coinvolgere“.
Domiciliari revocati ed interdizione per un anno
Nel Novembre 2018 il Tribunale del Riesame di Bari revoca gli arresti domiciliari ritenendo attenuate le esigenze cautelari. La richiesta dei difensori, gli Avvocati Beppe Montebruno, Francesco Paolo Sisto e Luigi Langmann, viene così accolta. La misura cautelare è sostituita con l’interdizione dall’attività lavorativa per un anno.
La richiesta di incidente probatorio
Il 2 Gennaio 2019 la Procura (il PM titolare dell’inchiesta è Marcello Barbanente) chiede al Gip un incidente probatorio. L’intento è ufficializzare le dichiarazioni di 8 su 25 bambini vittime dei maltrattamenti all’asilo Montessori di Capurso. I bambini sarebbero sentiti con l’ascolto protetto. Gli inquirenti parlano di “relazioni abitualmente dolorose e mortificanti” e “comportamenti vessatori e violenti“.
Maestre rinviate a giudizio
Nel Luglio 2021 il Pubblico Ministero Marcello Barbanente rinvia a giudizio tre delle quattro indagate con l’accusa di maltrattamenti (572 c.p.) in concorso.
Fissata l’Udienza preliminare
Dopo quasi un anno dalla richiesta di rinvio a giudizio, viene fissata l’attesissima data per l’Udienza Preliminare che si svolgerà il 23 Giugno 2022.
Genitori in aula per l’Udienza preliminare
Il 23 Giugno 2022 doveva avere inizio, finalmente e dopo tanta attesa e fatica da parte delle famiglie coinvolte, il processo per maltrattamenti all’Asilo Montessori di Capurso (BA). Purtroppo, invece, a causa del difetto di notifica di fissazione udienza a una delle imputate, l’Udienza Preliminare è stata rinviata al 3 Novembre 2022. Questo non ha però influito sulla grinta delle famiglie presenti in aula che non vedono l’ora di potersi costituire parte civile e dare luce alle loro storie ma soprattutto a quelle dei loro bimbi che per tantissimo tempo hanno subito vessazioni, umiliazioni e percosse registrate anche dalle telecamere nascoste.
La Via dei Colori Onlus coi propri legali di fiducia ha affiancato in aula quattro delle famiglie coinvolte che si costituiranno parte civile nel corso della prossima udienza.
25 famiglie parte civile al processo
Il 12 Gennaio 2023 25 famiglie si sono costituite parte civile al processo richiedendo la citazione del Ministero dell’Istruzione e del Comune di Capurso come responsabili civili. Il giudice Antonella Cafagna ne deciderà in merito nella prossima udienza, prevista per il 23 Marzo 2023, in cui le imputate sceglieranno se farsi giudicare con rito alternativo o affrontare l’istruttoria dibattimentale.
Due rinvii a giudizio e un patteggiamento
Nell’Aprile 2023 Antonella Cafagna, giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Bari, rinvia a processo due insegnanti il prossimo Dicembre davanti al giudice monocratico di Bari, Ambrogio Marrone. Accolta invece dal gup la richiesta di patteggiamento ad 1 anno e 4 mesi dell’insegnante 50enne B.N. Il Ministero dell’Istruzione non si è costituito a giudizio mantre il comune di Capurso è stato estromesso in quanto la scuola risulta statale.
Le immagini degli inquirenti e il dolore delle famiglie
Qui sotto riportiamo uno stralcio dei video relativi all’inchiesta reso nota dai quotidiani. Il dolore delle famiglie che in questi frammenti hanno chiaramente riconosciuto i propri bambini e le imputate, aumenta nello sconforto di non poter ancora accedere ai video integrali. A causa di problemi tecnici infatti, nonostante numerose richieste, nessuno dei legali è ancora riuscito a estrarre copia delle intercettazioni ambientali. Si attende adesso di sapere quali riti di definizione del procederanno sceglieranno le imputate nel corso della prossima udienza.
Il video
La Via dei Colori Onlus è a disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte. Chiunque abbia bisogno può contattarci al Numero Verde 800-98.48.71 o scrivendo a: sos@laviadeicolori.org. La Via dei Colori offre consulenza tecnica e informativa gratuita. A tutti i soci offriamo sostegno legale e psicologico specializzato in caso di maltrattamenti presunti o documentati.