Olbia, 26 Luglio 2013
Bambini strattonati, imboccati a forza e isolati. Questo emerge dalle accuse rivolte a sette maestre della materna “Il Girasole” di Olbia, in via Fera (Zona San Simplicio). La scuola, gestita da un’insegnante di 60 anni, A.S., è posta sotto sequestro.
Tutta la vicenda sul caso delle 7 maestre denunciate per maltrattamenti nella materna Il Girasole
Comportamenti inadeguati
Le indagini partono con la segnalazione di una famiglia. “Gli agenti hanno avuto modo di accertare – è scritto in una nota diffusa dai carabinieri del Comando Provinciale di Sassari – i comportamenti disdicevoli e inappropriati posti in essere, in queste ultime settimane dalle operatrici, allineate rispetto ad un trattamento estremamente duro riservato ai bambini all’insorgere del primo problema. I bambini fra i due e i cinque anni venivano approcciati con sgarbo e decisione, venendo strattonati, imboccati a forza e isolati dagli altri se non obbedivano immediatamente”.
Scuola sotto sequestro
La titolare è accusata di abuso dei mezzi di correzione assieme ad altre sei maestre, fra i 23 e i 38 anni, tutte di Olbia. La scuola, posta sotto sequestro dal Gip di Tempio Pausania Vincenzo Cristiano, viene poco dopo riaperta per provvedimento del sostituto procuratore Riccardo Rossi. Le donne riprendono a lavorare nell’asilo.
La difesa delle maestre
“Siamo un’azienda che opera nel settore da 30 anni – affermano le accusate tramite il loro legale – il nostro interesse primario è l’educazione, l’istruzione e la formazione dei minori, non abbiamo paura di esser controllati nel nostro operato. Forse questo fatto è semplicemente collegato a un caso singolo, legato a un episodio che ci ha visto prendere dei provvedimenti, consentiti dalla legge, nei confronti di uno dei nostri bambini, un avvenimento che forse ha scontentato qualche genitore. In attesa dell’evolversi dell’indagine, abbiamo avvisato i genitori del provvedimento emesso dal gip, tutti hanno appreso con sgomento la notizia e hanno rinnovato la fiducia alla scuola e alle maestre”.
Le reazioni
“La cosa che da sempre mi è sembrata strana di questo asilo – spiega a Sassari Notizie la proprietaria di un esercizio commerciale sito di fronte all’edificio di Via Fera – è che tenevano le tapparelle abbassate. Una bambina che frequentava la scuola mi ha poi detto che stavano con la luce accesa ma non aprivano mai le tapparelle“. I genitori, come spesso accade in questi casi, stentano a crederci.
I video sulla tv nazionale
Nel gennaio 2014 il PM chiede l’archiviazione mentre i filmati vengono diffusi sulle reti di informazione nazionale. Un’altra famiglia riconosce suo figlio tra i bimbi dei video e presenta denuncia. Nelle immagini il bambino verrebbe preso dal passeggino e strattonato e poi colpito alla schiena. Il GIP Vincenzo Cristiano blocca la divulgazione dei video.
L’archiviazione e il processo per calunnia
Nel luglio 2014 il procedimento viene archiviato “perché il fatto non sussiste”. Gli accusatori, marito e moglie, che inizialmente avevano sporto denuncia per maltrattamenti, sono adesso denunciati per calunnia e violazione del segreto istruttorio avendo divulgato i video dei carabinieri.
Non maltrattamento ma pronto soccorso
L’episodio dello strattonamento sarebbe invece stato chiarito dagli accertamenti giudiziari. Non si trattava di maltrattamenti ma di pratiche di pronto soccorso ad opera della maestra sulla piccola che stava soffocando con un pezzetto di pane.
I processi per calunnia
Nel settembre 2018 partono i processi per calunnia. Imputate le due famiglie che avevano accusato le maestre di maltrattamenti nella materna Il Girasole.
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