Reggio Emilia, 24 Novembre 2021
Due maestre di 62 e 55 anni sono accusate di maltrattamenti in un asilo nido di una frazione di Reggio Emilia. Almeno 5 i bambini presi di mira che venivano chiusi in bagno, trascinati per terra e puniti sia psicologicamente che fisicamente.
Caso di maltrattamenti in un asilo nido di una frazione di Reggio Emilia
I fatti risalgono all’anno scolastico 2019/2020 quando una mamma nota un arrossamento sospetto sulla schiena del figlio e gli chiede spiegazioni. Di tutta risposta il bambino racconta che è stata una maestra. Da quella confidenza la mamma comincia a consultarsi con altre mamme e venendo fuori altri fatti analoghi i genitori decidono di sporgere denuncia. I carabinieri svolgono le indagini con intercettazioni ambientali ed installando delle telecamere nascoste all’interno dell’asilo nido. Il materiale raccolto porta così alla luce tutti i maltrattamenti subiti dai piccoli avvalorando i sospetti iniziali delle mamme.
Il comportamento delle maestre
I video riprendono la maestra 62enne mentre chiude in bagno un bambino per punizione, ne trascina a terra per le braccia un altro, sculaccia addosso e tira le orecchie ad altri due ed ancora prende a calci per costringerli a mettere in ordine i giochi altri due bambini. Oltre a bestemmie in dialetto, urla e frasi come “Se fossi mio figlio te ne darei tante“.
Due maestre accusate di maltrattamenti in concorso aggravati
I maltrattamenti riscontrati su 5 bambini, di cui 2 gemelli, portano all’incriminazione delle due insegnanti che gestivano la classe. Infatti, nonostante i maltrattamenti siano stati compiuti dalla maestra di 62 anni, secondo il PM Giacomo Forte la 55enne “non li ha impediti” pur “rivestendo una posizione di garanzia nei confronti dei piccoli alunni alla stessa affidati e avendo l’obbligo giuridico di vigilare su di essi“. Le due insegnanti negano ogni addebito e vengono rinviate a giudizio con l’accusa di maltrattamenti in concorso aggravati “Per aver commesso il fatto nei confronti di minori e alla presenza di minori, per aver commesso il fatto approfittando di persone” di quell’età.
L’udienza preliminare
Il 24 Novembre 2021, durante l’udienza preliminare davanti al Gup Silvia Guareschi e al PM Giacomo Forte, 4 famiglie si sono costituite parte civile difese dagli avvocati Rosa Apadula, Antonio Comberiati e Paolo Melli. La maestra di 55 anni, difesa dall’Avv. Gianluca Tirelli, chiede ed ottiene il rito abbreviato fissato al 31 Marzo 2022. L’Avv. Vainer Burani, difensore della maestra 62enne, ha invece subordinato la scelta di un eventuale rito alternativo all’analisi dei filmati perché “Dalle immagini non risultano condotte assimilabili ad un reato“.
La Via dei Colori Onlus è a disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte. Chiunque abbia bisogno può contattarci al Numero Verde 800-98.48.71 o scrivendo a: sos@laviadeicolori.org. La Via dei Colori offre consulenza tecnica e informativa gratuita. A tutti i soci offriamo sostegno legale e psicologico specializzato in caso di maltrattamenti infrastrutturali presunti o documentati.