Ragusa, 15 Giugno 2019
Una maestra di 56 anni è accusata di maltrattamenti in un asilo nido nel quartiere Ibla di Ragusa. La donna è finita agli arresti domiciliari.
Caso di maltrattamenti in un asilo nido di Ragusa
L’inchiesta parte subito dopo la segnalazione di una mamma a cui la sua bambina di 2 anni aveva raccontato e detto che “La maestra è cattiva” oltre al non voler più andare a scuola. C’erano state anche altre lamentele ma nessuno aveva avuto il coraggio di esporsi. Come spesso ricordiamo, i racconti dei bambini non vanno mai sottovalutati perché possono darci importanti campanelli di allarme su cui intervenire. Le indagini, coordinate dalla Procura di Ragusa e condotte dai militari dell’Arma si avvalgono di telecamere nascoste installate all’interno della struttura che confermano le parole della piccola. Nell’arco di qualche settimana emergono almeno 7 episodi accertati.
Schiaffi e strattoni ai bambini dell’asilo nido
Nelle immagini registrate si vedrebbe la maestra strattonare bambini di età inferiore ai tre anni. Forzati a mangiare, rimproverati, schiaffeggiati e sottoposti a violenze sia fisiche che psicologiche. Il tutto mentre gli altri compagni, dicono gli inquirenti, “restavano basiti e attoniti per le grida della maestra e gli schiaffoni agli altri“.
Un’altra insegnante e due operatrici socio assistenziali non avrebbero denunciato
Dalle indagini emerge che un’altra insegnante e due operatrici socio assistenziali avrebbero assistito ai maltrattamenti senza però denunciarli. Ricordiamo che anche per la Cassazione chi tace è responsabile dei maltrattamenti.
La maestra ai domiciliari
A metà Giugno 2019 il Gip Andrea Reale emette il provvedimento di custodia cautelare nei confronti della maestra: la donna viene posta agli arresti domiciliari. Quando i militari si recano a casa sua per l’arresto la maestra gli avrebbe detto: “Io voglio bene ai miei bambini, avete visto male“.
La revoca dei domiciliari e l’interdizione
A fine Giugno 2019 viene revocata la misura degli arresti domiciliari. La donna torna libera ma è interdetta dai pubblici uffici per quattro mesi.
Una condanna, un rinvio a giudizio e due assoluzioni
Nell’Ottobre 2021 il Gip del Tribunale di Ragusa, Ivano Infarinato, in udienza preliminare, condanna la maestra Giovanna C. a due anni di reclusione, pena sospesa. Il giudice ha anche disposto una provvisionale di 1.500 euro ciascuna in favore delle famiglie di tre bambini maltrattati che si sono costituite parte civile.
Rinviata a giudizio con rito ordinario l’altra insegnante che avrebbe assistito ai maltrattamenti senza denunciarli in quanto incaricata di pubblico servizio. Assolte invece le due operatrici socio assistenziali perché per il ruolo svolto non erano obbligate dalle norme a denunciare.
La Via dei Colori Onlus è a disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte. Chiunque abbia bisogno può contattarci al Numero Verde 800-98.48.71 o scrivendo a: sos@laviadeicolori.org. La Via dei Colori offre consulenza tecnica e informativa gratuita. A tutti i soci offriamo sostegno legale e psicologico specializzato in caso di maltrattamenti presunti o documentati.