Pezze di Greco – Fasano (BR), 10 Novembre 2014
Una maestra è indagata per maltrattamenti all’asilo di Pezze di Greco, piccola frazione di Fasano in provincia di Brindisi.
Caso di maltrattamenti all’asilo di Pezze di Greco
I fatti risalgono al Marzo 2013 quando i genitori di due bambini segnalano alla stazione dei Carabinieri di Pezze di Greco che i loro figli sono impauriti ed irrequieti all’idea di andare a scuola perché “la maestra è cattiva“. Anche gli altri, fra i sette bambini affidati a questa insegnante, condividono lo stesso timore. Partono così le indagini per i maltrattamenti all’asilo di Pezze di Greco.
I comportamenti della maestra
I Carabinieri installano delle telecamere nell’aula e purtroppo i dubbi vengono confermati. Emergono calci, schiaffi, strattoni e tirate di capelli e di orecchie. Oltre a sculacciate, sollevamenti violenti da terra e trascinamenti.
Il processo
Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore Eva Toscani, portano ad una citazione a giudizio. Il processo per abuso dei mezzi di correzione parte il 10 Novembre 2014. Due genitori si costituiscono parte civile difesi dagli avvocati Rosa Recchia e Maria Rosaria Olive. Nell’udienza del 16 Luglio 2015 vengono visionati i video che confermano le accuse. A spiegare i video è stato chiamato il comandante della Stazione dei Carabinieri di Pezze di Greco Salvatore Rubbino. Alla fine della proiezione il giudice Orazio Attolini ha deciso di aggiornare il processo al 17 Dicembre 2015. L’accusata è difesa dall’Avvocato Donato Musa.
I certificati medici sui disturbi della maestra
Nelle udienze successive il difensore della maestra deposita due certificati medici della donna: “disturbo dell’adattamento cronico con umore depresso e deficit cognitivo ansioso con turbe di memoria e concentrazione“, e “stress indotto in ambito lavorativo“. Il giudice dispone la perizia psichiatrica.
La sentenza di primo grado
L’8 Novembre 2018 arriva la sentenza di primo grado. Maestra condannata a due anni e tre mesi di reclusione più il risarcimento alle parti civili da stabilire in altra sede e al pagamento delle spese processuali che ammonta a duemila euro.
La Via dei Colori Onlus è a disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte. Chiunque abbia bisogno può contattarci al Numero Verde 800-98.48.71 o scrivendo a: sos@laviadeicolori.org. La Via dei Colori offre consulenza tecnica e informativa gratuita. A tutti i soci offriamo sostegno legale e psicologico specializzato in caso di maltrattamenti presunti o documentati.