Savona, Novembre 2013
La denuncia di una mamma, a seguito dei racconti del figlio, presentata tramite esposto alla fine dell’anno scolastico 2012/2013 ha fatto scattare le indagini. Accusata di maltrattamenti nell’asilo Le Piramidi sito in Corso Mazzini nel centro cittadino savonese è una maestra 61enne. Le indagini, svolte anche con l’uso di intercettazioni ambientali e telecamere installate segretamente intorno alla struttura scolastica, confermate poi dalle dichiarazioni testimoniali di alcune persone, hanno portato gli inquirenti a denunciare l’insegnante per maltrattamenti sospendendola dal servizio.
Tutta la vicenda sul caso dei maltrattamenti nell’asilo Le Piramidi di Savona
I video e le intercettazioni sembrerebbero confermare che la maestra adottava “metodi bruschi” nei confronti dei bambini ritenuti “troppo vivaci” strattonandoli e sculacciandoli. Nel mirino degli inquirenti sono finiti quattro episodi. Un bambino “esibizionista” che si era calato i pantaloni davanti ai compagni è stato sculacciato. Un altro preso per i capelli, uno strattonato per la maglietta e ad uno la testa è stata “accompagnata” sul banco. Episodi abbastanza gravi da far scattare la sospensione e la contestazione di maltrattamenti.
La donna, interrogata sui fatti, si è rifiutata di rispondere al giudice Fiorenza Giorgi. Ha dichiarato però che sarà pronta a rispondere tra qualche giorno quando il magistrato mostrerà al suo legale di fiducia, Andrea Frascherelli, i dettagli delle accuse. Nei prossimi giorni dovrebbe quindi arrivare la richiesta dalla difesa di essere ascoltati dal Pubblico Ministero che coordina l’indagine, il sostituto Giovanni Battista Ferro.
La difesa della maestra
Interrogata in Procura dopo la sospensione l’insegnante si difende. “Non ho mai maltrattato i bambini“. M.I., la maestra savonese delle scuole delle Piramidi, sospesa dal servizio per quattro presunti casi di maltrattamento interrogata dal sostituto procuratore della Repubblica Giovanni Battista Ferro e assistita dall’avvocato Andrea Frascherelli, si è difesa negando ogni accusa a suo carico. Ricordiamo peró che gli episodi contestati non erano frutto di testimonianze casuali o voci. Bensì di intercettazioni ambientali scaturite dopo la denuncia arrivata alla polizia da alcuni genitori dei bambini che sarebbero stati maltrattati dalla maestra.
Come spesso avviene in questi casi i genitori dei bambini sembrano dividersi tra chi si dice incredulo e chi invece afferma di aver avuto il sentore di qualche comportamento sospetto. L’insegnante è stata portata a Verziano in custodia cautelare ed è finita ai domiciliari a Ceto, nel comune di residenza. La maestra accusata di maltrattamenti nell’asilo Le Piramidi si è sempre detta innocente.
La vicenda giudiziaria
Maggio-Giugno 2013
Una mamma a seguito dei racconti del figlio di 4 anni, ha il sentore che qualcosa nell’atteggiamento della maestra non sia “chiaro”. Ecco che la mamma chiede di parlare con la maestra e di incontrarla insieme al bimbo, ma l’insegnante nega che sia successo qualcosa di «strano». Anzi, rimprovera il bimbo dandogli in qualche modo del bugiardo.
Estate 2013
La mamma parla però con altri genitori e il sospetto che «qualcosa» sia accaduto si rafforza.
Settembre 2013
Comincia un nuovo anno scolastico, il bimbo riferisce altri episodi e scatta direttamente la denuncia alla polizia.
Ottobre 2013
Il giudice autorizza le intercettazioni e vengono installate telecamere nascoste che nel giro di alcuni giorni registrano diversi episodi di maltrattamento. Oltre a 15 giorni di intercettazioni ambientali gli inquirenti prendono diverse deposizioni.
11 Novembre 2013
Il giudice Fiorenza Giorgi, dopo aver convocato l’insegnante che si è avvalsa della facoltà di non rispondere, ha notificato alla donna il decreto d’interdizione dall’insegnamento chiesto dal PM G.B. Ferro.
11 Dicembre 2013
La maestra interrogata in Procura dal sostituto procuratore della Repubblica Giovanni Battista Ferro dopo la sospensione si difende: “Non ho mai maltrattato i bambini“. La donna assistita dall’avvocato Andrea Frascherelli, si è difesa negando ogni accusa a suo carico.
Gennaio 2015
La maestra M.I. ha patteggiato una pena di dieci mesi e venti giorni di carcere con la sospensione condizionale della pena.