Mirteto (MS), 12 Febbraio 2019
Divieto di dimora e di esercizio dell’attività per un’imprenditrice accusata di maltrattamenti nella casa famiglia Le Primule, sita nella frazione di Mirteto a Massa. Anziani lasciati al freddo, maltrattati, sedati ed umiliati.
Caso di maltrattamenti nella casa famiglia Le Primule di Mirteto
Tutto parte da un’indagine amministrativa dell’Ispettorato del lavoro sulla casa famiglia Le Primule al Mirteto. Emergono così dei contratti a nero e molto altro. Due Carabinieri vengono perfino distaccati in maniera permanente sul caso. Ascoltano i familiari, osservano i dipendenti ed installano telecamere e microfoni all’interno della struttura.
Le umiliazioni agli anziani
Una donna viene ripresa mentre tratta con aggressività gli anziani minacciandoli ed umiliandoli. “Con sta storia la devi smettere – dice ad una donna che chiede aiuto – se non lo capisci con le buone lo capisci con le cattive. Come te lo devo dire?“. Nega l’acqua all’anziana che la implora e non le presta aiuto per portarla in bagno: “Fattela nel pannolone“. Quando per la tosse la donna non riesce a respirare lei le risponde: “Che ti devo fare, l’estrema unzione?“. Un’altra volta la fotografa nel letto con le mani giunte ed il rosario come se fosse morta.
Anziani lasciati al freddo e sedati
Secondo l’inchiesta, coordinata dal PM Marco Mansi, nei mesi freddi gli anziani venivano lasciati al freddo senza riscaldamento. Inoltre per tenerli buoni ed agevolare il lavoro venivano sedati con farmaci non previsti nella terapia. E poi malnutriti, strattonati e tenuti in condizioni igienico sanitarie precarie.
Divieto di dimora ed esercizio per la proprietaria
Dopo nove mesi di indagini la proprietaria della struttura, una siciliana di 53 anni, viene individuata come responsabile dei maltrattamenti nella casa famiglia Le Primule a Mirteto. Il Gip di Massa dispone per lei un’ordinanza di misura cautelare: divieto di dimora a Massa e divieto di esercizio dell’attività per un anno. Il centro viene chiuso e gli anziani ospiti vengono spostati in altri luoghi o riportati in famiglia.
L’interrogatorio di garanzia
Il 14 Febbraio 2019 durante l’interrogatorio di garanzia la donna ha negato ogni accusa ritenendo di essere stata denunciata da dei dipendenti per screzi sul lavoro.
La revoca delle misure cautelari
Nel Marzo 2019 il Gip Giovanni Maddaleni revoca le misure cautelari alla donna che può quindi tornare a lavorare.
La Via dei Colori Onlus è a disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte. Chiunque abbia bisogno può contattarci al Numero Verde 800-98.48.71 o scrivendo a: sos@laviadeicolori.org. La Via dei Colori offre consulenza tecnica e informativa gratuita. A tutti i soci offriamo sostegno legale e psicologico specializzato in caso di maltrattamenti presunti o documentati.