Bologna, 6 Febbraio 2021
Una maestra di 50 anni è stata arrestata con l’accusa di maltrattamenti alla scuola comunale dell’infanzia Manzini, sita in Piazza da Verrazzano a Bologna. Almeno una ventina gli episodi contestati su bambini di 3 e 4 anni.
Caso di maltrattamenti alla scuola dell’infanzia Manzini di Bologna
Le indagini, coordinate dal PM Michele Martorelli, iniziano nel Gennaio 2021 dopo le segnalazioni di alcuni genitori. Le intercettazioni ambientali dei Carabinieri del nucleo operativo della Compagnia Bologna Centro si protraggono per 15 giorni fino a quando non ritengono opportuno intervenire immediatamente irrompendo in classe per mettere fine all’ennesima violenza di una maestra che stava dando uno schiaffo ad un bambino.
Gli episodi di maltrattamento ripresi dalle telecamere
In uno degli episodi documentati durante le intercettazioni audio-video, il 19 Gennaio 2021 si vede la maestra che “afferrava per un braccio una bambina di tre anni, sollevandola da terra e trascinandola fino a farla cadere, e in seguito spingendola con vigore contro una cassettiera, sulla quale pretendeva che si sedesse.” Il 29 Gennaio 2021 la stessa maestra tira un calcio ad un altro alunno, della stessa età della compagna, seduto scomposto con un braccio a penzoloni. Nelle intercettazioni non mancano anche bestemmie, intimidazioni come “Mamma mia, ti do un pugno“, schiaffi, trascinamenti per i capelli ed urla immotivate. Secondo gli inquirenti sono almeno una ventina gli episodi che inchioderebbero l’insegnante.
L’arresto della maestra e la misura cautelare
Il 2 Febbraio 2021 la donna viene arrestata con un blitz delle forze dell’ordine. L’arresto è convalidato ma l’insegnante viene rimessa in libertà perché il Gip non ritiene necessario applicare le misure cautelari richieste dalla Procura della Repubblica di Bologna.
La Procura descrive i video come “una progressione di violenze fisiche e verbali” e chiede la misura cautelare per evitare che la donna, a valle di gravi indizi di colpevolezza, non possa reiterare il reato, fuggire o inquinare le prove.
Letizio Magliaro, Giudice per le Indagini Preliminari (GIP), non pare d’accordo con la valutazione del Pubblico Ministero circa la gravità dei fatti. Infatti secondo il Giudice nei 15 giorni di intercettazioni ambientali sarebbero stati rilevati “soltanto tre schiaffi punitivi” e “non si ritiene possibile qualificarli tutti come violenti.” Quindi i fatti contestati alla donna non sarebbero sufficienti per confermare il grave indizio di colpevolezza e la conseguente richiesta di misura cautelare.
L’amministrazione comunale
Il Comune di Bologna, di cui l’insegnante è dipendente, sospende comunque la donna arrestata chiarendo che “non farà ritorno a scuola finché non saranno accertati i fatti” perché “i presunti maltrattamenti verso i bambini sono da condannare sempre, senza se e senza ma.”
Lo fa sapere la stessa amministrazione comunale assicurando che “metterà in campo tutto l’impegno necessario per sostenere la scuola interessata e le famiglie che la frequentano per garantire una prosecuzione dell’anno scolastico in un clima sereno per i bambini.”
Il ricorso al Tribunale del Riesame
Dopo la decisione del Giudice per le Indagini Preliminari la Procura di Bologna impugna l’ordinanza di revoca dell’arresto cautelare per la maestra ed il PM Michele Martorelli si appella al Tribunale del Riesame (TDR) per chiedere che l’indagata venga sottoposta agli arresti domiciliari.
Maestra sospesa per 6 mesi
Nei primi di Marzo 2021 il Tribunale del Riesame accoglie il ricorso della Procura e dispone per la donna la misura cautelare interdittiva della sospensione dal servizio per sei mesi. Misura che sarà esecutiva dopo un eventuale ricorso in Cassazione della difesa.
La richiesta di condanna
Nel Luglio 2021 la Procura chiede la condanna a 1 anno ed 8 mesi, con la concessione delle generiche, richiesti dal PM Michele Martorelli per la maestra accusata di maltrattamenti alla scuola dell’infanzia Manzini di Bologna. La donna, difesa dall’Avv. Raffaele Palucci, davanti al Gup Francesca Zavaglia ribadisce la sua posizione con un: “Ma io non ho mai maltrattato nessuno“.
La condanna
Il 14 Ottobre 2021 il Gup Francesca Zavaglia condanna la maestra ad 1 anno e 6 mesi con rito abbreviato. Pena sospesa a condizione che la donna intraprenda un percorso di recupero. Interdetta anche dai pubblici uffici per 1 anno e 6 mesi ed in più dovrà risarcire 3mila euro di provvisionale a ognuna delle famiglie dei 10 bambini costituiti parte civile al processo. Rigettata invece quella avanzata dal Comune di Bologna.
Altri casi nella stessa scuola
Purtroppo la scuola dell’infanzia Manzini di Bologna non è nuova a questo tipo di vicende. Ricordiamo infatti il caso scoppiato nel Dicembre 2010 in cui due maestre sono state accusate di abuso dei mezzi di correzione, condannate e poi in Cassazione è arrivata la prescrizione.
La Via dei Colori Onlus è a disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte. Chiunque abbia bisogno può contattarci al Numero Verde 800-98.48.71 o scrivendo a: sos@laviadeicolori.org. La Via dei Colori offre consulenza tecnica e informativa gratuita. A tutti i soci offriamo sostegno legale e psicologico specializzato in caso di maltrattamenti infrastrutturali presunti o documentati.