Latina, 7 Maggio 2019
Insulti, minacce e percosse su bambini di tre e quattro anni. Una maestra è stata sospesa per un anno con l’accusa di maltrattamenti nella scuola d’infanzia “Sibilla Aleramo”, in Via degli Aurunci a Latina.
Caso di maltrattamenti nella scuola d’infanzia Sibilla Aleramo di Latina
L’inchiesta parte nel Marzo 2019 con la denuncia dei genitori di una bambina. La piccola manifestava strani segni di disagio come difficoltà a dormire, scarso appetito ed al minimo rimprovero si copriva il volto con le mani in segno di difesa. Inoltre mimava il gesto degli schiaffi sulle mani. Tutti campanelli di allarme che qualsiasi genitore non dovrebbero mai sottovalutare.
Le indagini
Le intercettazioni audio e video permettono di far emergere i maltrattamenti nella scuola d’infanzia Sibilla Aleramo di Latina. Insulti, minacce, percosse ed umiliazioni su almeno otto bambini tra i 3 ed i 4 anni. Tuttavia ricordiamo che anche chi assiste e non è colpito dalle botte è pur sempre vittima di violenza assistita.
Maestra sospesa
Nel Maggio 2019 il Gip del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, su richiesta del sostituto procuratore Antonio Sgarrella, dispone per la maestra la sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio per 12 mesi.
Le dichiarazioni della dirigente
“Attendo gli sviluppi della vicenda – afferma Elisabetta Burchietti, da settembre dirigente dell’istituto – ho fiducia nella magistratura e voglio sottolineare che sono addolorata per quello che è accaduto: per la docente e per i bambini e le loro famiglie“.
Le frasi della maestra
“Maleducata di prima categoria” è una delle frasi dette dalla maestra ai piccoli della classe. E poi picchia sulle mani ed urla. Una bambina sposta la borsa della maestra per farsi spazio sul banco e lei grida: “No, maledizione. Guarda le mie cose dove stanno, guarda le mie cose dove sono! Sei una maleducata“. “Questo è il posto mio, non il tuo” e quando la piccola piange lei la rimprovera con “Stai zitta“. In un altro episodio un bambino piange e l’insegnante urla di non sporcare con le lacrime.
Interrogatorio di garanzia: la maestra nega
Dinanzi al giudice per l’interrogatorio di garanzia la maestra, C.B. di 63 anni, nega i maltrattamenti. A suo dire la classe era molto difficile da gestire a causa della presenza di alcuni bambini molto vivaci. La donna è difesa dall’Avvocato Leone Zeppieri.
Il furto nella scuola
Nella notte tra il 5 ed il 6 Giugno 2019 la scuola è oggetto di furto. I ladri forzando una delle porte e fanno irruzione sia nelle aule che negli uffici. Scomparsi alcuni computer, una stampante, un televisore e altro materiale didattico per i bambini tra cui anche colle, colori e pennelli.
La condanna
Nel Settembre 2020 arriva la sentenza. La maestra è condannata ad un anno e quattro mesi di reclusione. La pena è sospesa e il Giudice per l’udienza preliminare Giorgia Castriota dispone la non menzione della pena ma condanna la donna al pagamento delle spese processuali ed al risarcimento del danno subito dalle parti civili da stabilire in separata sede. La maestra dovrà anche rifondere le spese sostenute stabilite in 2mila euro complessivi.
La Via dei Colori Onlus è a disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte. Chiunque abbia bisogno può contattarci al Numero Verde 800-98.48.71 o scrivendo a: sos@laviadeicolori.org. La Via dei Colori offre consulenza tecnica e informativa gratuita. A tutti i soci offriamo sostegno legale e psicologico specializzato in caso di maltrattamenti presunti o documentati.