Ho scoperto per caso curiosando in rete il network “La scuola che funziona” (www.lascuolachefunziona.it). Il nome mi ha attratta ed incuriosita e così mi sono iscritta al gruppo per capire di cosa si trattava. La presentazione iniziale dice: “pratiche di insegnanti che fanno funzionare la scuola italiana”. Si, direi proprio che mi piace. E così ecco il nostro appuntamento con le Good News di oggi e con una bella notizia che ho trovato nel portale “Il manifesto degli insegnanti”. Promosso su iniziativa del network sopracitato e che condivido con te perché fa riflettere e fa comprendere come ci siano tanti insegnanti che amano il loro lavoro e che, nel loro lavoro, oltre alla testa usano e pensano con il cuore.
Il Manifesto degli insegnanti
- Amo insegnare. Amo apprendere. Per questo motivo sono un insegnante.
- Insegnerò per favorire in ogni modo possibile la meraviglia per il mondo che è innata nei miei alunni. Insegnerò per essere superato da loro. Il giorno in cui non ci riuscirò più cederò il mio posto ad uno di loro.
- Insegnerò mediante la dimostrazione e l’esempio, il riconoscimento dei miei errori illuminerà il mio percorso.
- Accompagnerò i miei alunni alla scoperta della realtà che li circonda, assecondando e stimolando in ognuno di loro la curiosità e la ricerca, le domande e la passione.
- Non potendo trasmettere ai miei studenti la verità, mi adopererò affinché vivano cercandola.
- Incoraggerò nei miei studenti l’impegno e la volontà di migliorarsi costantemente e di non rassegnarsi mai di fronte alle difficoltà. Io stesso provvederò a formarmi e aggiornarmi continuamente.
- Farò in modo che la scuola sia il mondo, e non un carcere.
- Non trasmetterò ai miei studenti saperi rigidi e preconfezionati. La mia visione del mondo mi guiderà, ma non sarà mai legge per loro. Il dubbio e la critica saranno i pilastri della mia azione educativa.
- Promuoverò lo studio per la vita e contrasterò lo studio per il voto.
- Raccoglierò elementi di valutazione, rifiutando approcci semplicistici e meccanici che non tengano conto delle situazioni di partenza, dei progressi, dell’impegno e della crescita complessiva del singolo alunno.
- Lotterò affinchè la scuola sia la scuola di tutti, la scuola in cui ogni studente possa apprendere seguendo tempi e tragitti individuali. Farò in modo che i miei studenti mi scelgano e non mi subiscano.
- Aiuterò i miei alunni a illuminare il futuro leggendo il passato e vivendo in pienezza il presente. Li aiuterò a stare nel mondo così com’è, ma non a subirlo lasciandolo così com’è.
- Resterò fedele a questi punti in ogni momento della mia azione educativa, pronto ad affrontare e superare tutti gli ostacoli formali e burocratici che si presenteranno sulla mia strada.
Sarebbe bello se ogni scuola avesse al suo interno questo manifesto speciale come regolamento unico ed inequivocabile.
(A cura di Rossella Legnaro)