Il piccolo Bruco Maisazio è un libro che ci permette di scoprire insieme ai bambini le varie fasi della vita. La trasformazione da bruco a farfalla ci permette inoltre di introdurre diversi argomenti importanti come ad esempio il disagio, la crescita e l’autostima.
Il piccolo Bruco Maisazio: un libro per spiegare le varie fasi della vita ai bambini
La metafora del bruco che diventa farfalla è da sempre un ever green nei laboratori per bambini. Dalla semplice attività creativa alla più complessa drammatizzazione della fiaba la trasformazione è sempre un ottimo spunto per catturare l’attenzione.
Questo libro (che potrai scoprire nel video più in basso) è stato spesso protagonista delle nostre Officine a Colori. Infatti partendo dalla storia del Bruco Maisazio in varie occasioni abbiamo spaziato tra i vari meandri dei nostri piccoli esploratori per aiutarli a crescere più sereni.
La metafora dello scorrere della vita
Restando legati fedelmente al racconto del Bruco Maisazio lo Staff delle Officine a Colori riesce a prendere lo spunto per introdurre l’argomento dello scorrere della vita. Attività, domande, risposte e racconti, diventano quindi l’occasione per parlare di se e scoprirsi.
Quando ci si sente sazi e quando invece ci si sente affamati e perché? Cosa accade ad una piantina che nasce, cresce e poi appassisce? E noi? Cosa ci accade quando cresciamo e poi invecchiamo?
I quesiti che escono fuori dai bambini sono infiniti e tutti ugualmente interessanti. La bravura dell’educatrice è quella di cogliere i “segnali” che i piccoli le forniscono per condurli attraverso la conoscenza di se stessi e dei propri bisogni.
La riflessione sul disagio
La drammatizzazione del racconto con qualche piccola digressione ci permette di condurre i bambini attraverso la consapevolezza del disagio.
Quando ci si sente bruco e quando farfalla? Ma soprattutto è importante provare a capire come si sente un bruco. Ha forse paura chiuso al buio nel suo bozzolo? Ha paura di crescere o di non sapere cosa l’aspetti? Queste e mille altre possono essere le riflessioni da mettere “in scena” coi bambini che spesso ci strabiliano con concetti di una profondità che forse mai ci saremmo immaginati.
La consapevolezza del proprio corpo
Si impara prima a gattonare, poi ad alzarsi e camminare, successivamente a tenere bene l’equilibrio compiendo anche azioni più complesse. E’ vero però che ogni bambino ha i propri tempi. Non bisogna scordare che l’equilibrio può essere ritardato anche da problematiche di tipo psicologico legate ad esempio a latenti disturbi dell’attaccamento.
Ecco allora che da una parte si può incentivare l’apprendimento della una competenza motoria con una serie di esercizi che inducano i bambini a riprodurre i movimenti del bruco e della farfalla. Sarà inoltre possibile stimolare la capacità dei piccoli di “mettersi nei panni di”. Cercare di capire se si è maggiormente a proprio agio nell’una o nell’altra veste è un esercizio enormemente importante. Anche in questo caso le possibili varianti sono pressoché infinite così come i benefici delle attività ad esse correlate.