Può capitare che bambini vittime di maltrattamenti infrastrutturali soffrano di disturbo dell’attaccamento. Scopriamo insieme cos’è e se può considerarsi un campanello di allarme.
Cos’è il disturbo dell’attaccamento
Un bambino che sperimenta negligenza, abuso o separazione dai caregivers durante le fasi critiche di sviluppo di primi tre anni di vita è a rischio di sviluppare un disturbo dell’attaccamento.
Il disturbo dell’attaccamento descrive un modello evolutivo problematico con comportamenti e stati d’animo inappropriati a causa di un disallineamento nel formare alleanze sane con i propri caregivers (che possono essere i genitori o persone diverse dai genitori che hanno il compito di prendersi cura/assistere/accudire il bambino durante il periodo della prima infanzia).
Disturbo dell’attaccamento reattivo (DRA) e da impegno sociale disinibito (DSED):
Tale disturbo viene distinto nel DSM-V in due sottotipi, ovvero il Disturbo Reattivo dell’attaccamento (DRA) e Disturbo da Impegno Sociale Disinibito (DSED).
Il DRA viene diagnosticato quando le relazioni sociali di un bambino appaiono inibite e di conseguenza il soggetto non riesce a impegnarsi in interazioni sociali in modo adeguato rispetto la sua età evolutiva. Il bambino può manifestare evitamento, iper-vigilanza o resistenza al contatto sociale. Può anche evitare relazioni di reciprocità sociale, non riuscire a trovare conforto nell’adulto di riferimento quando è sconvolto, rifiutarsi di riconoscere un caregiver come tale.
Al contrario il DSED viene diagnosticato quando un bambino è eccessivamente sociale con persone sconosciute, dimostrando affetto o comportamenti inadeguati come abbracciare e baciare estranei e non mostrando differenza tra i caregivers e altri adulti.
Quando si manifesta il disturbo dell’attaccamento
Il disturbo si manifesta nei primi tre anni di vita attraverso anormali interazioni sociali. Il bambino può evitare di iniziare una qualunque interazione sociale o evitare di rispondere a stimoli sociali provenienti da membri della famiglia o da altre persone con cui ha un legame (DRA). In alternativa, nel caso di DSED il bambino può cercare l’interazione con estranei in modo indiscriminato.
I sintomi specifici
I sintomi iniziali possono essere riscontrati o durante il gioco tra coetanei o nella normalità dell’ambiente familiare. Il bambino apparirà più isolato e non riuscirà a stabilire un contatto visivo con gli altri bambini. Potrà esibire un comportamento aggressivo o manipolativo, una mancanza di cooperazione, rabbia, evitamento dell’intimità, disagio sociale, sfiducia negli adulti e difficoltà scolastiche.
Cause e fattori di rischio
I motivi in cui è possibile rintracciare tale disturbo sono diversi. I genitori che sono costretti ad affidare, per motivi di lavoro, il loro figlio ad un caregiver, devono sapere che più è alta la frequenza con cui si cambia questo caregiver, più è alta la probabilità che questo disturbo si manifesti. Molti bambini con diagnosi di DRA e DSED hanno subito abuso psicologico e/o fisico da un caregiver. Il DSM-V cita inoltre che l’abbandono sociale, l’isolamento e bisogni emotivi insoddisfatti possono portare a DRA.
Criteri diagnostici
Il disturbo, per essere considerato tale, deve essere presente per almeno 12 mesi. Il DSM-V specifica che se i sottotipi sono entrambi presenti, il disturbo è considerato grave.
I sintomi secondo il DSM-V sono i seguenti (American Psychiatric Association, 2013):
Sintomi del Disturbo Reattivo dell’Attaccamento (DRA):
- Mancato sviluppo emotivo in modo adeguato;
- Scarsa igiene;
- Coordinazione motoria e tonicità muscolare sottosviluppate;
- Aspetto triste, come fosse fuori fuoco;
- Espressione vuota, con gli occhi che mancano della consueta lucentezza e gioia;
- Mancata risposta adeguata a scambi relazionali.
Sintomi del Disturbo da Impegno Sociale Disinibito (DSED):
- Interazione sociale eccessiva con persone sconosciute;
- Disponibilità a dare abbracci a chiunque si avvicini e di allontanarsi con quella persona;
- La volontà di avvicinarsi a un perfetto sconosciuto per comodità, per ricevere del cibo o per prendere un giocattolo.
La cura per il disturbo dell’attaccamento
Il disturbo dell’attaccamento, qualunque sia la sua forma (DRA o DSED) avrà gravi effetti sulla condotta e il comportamento nel bambino, anche quando sarà più grande. Di conseguenza, quanto prima inizierà il trattamento, migliore sarà il suo esito.
Alcune ricerche evidenziano che i bambini adottati presentano una maggiore incidenza del disturb, avendo più difficoltà a creare un legame con le nuove figure genitoriali (Wimmer, Vonk, e Bordnick, 2009).
Per trattare questi sintomi si raccomandano interventi di Terapia Familiare rivolti ai bambini e ai caregivers, per aiutare il bambino a sentirsi al sicuro, supportato nell’ambiente che lo circonda e per migliorare le sue relazioni con gli altri.
Fonti e Referenze bibliografiche:
- American Psychiatric Association. (2013). Diagnostic and statistical manual of mental disorders (5th ed.). Arlington, VA: American Psychiatric Publishing.
- Wimmer, J. S., Vonk, M. E., & Bordnick, P. (2009). A preliminary investigation of the effectiveness of attachment therapy for adopted children with reactive attachment disorder. Child and Adolescent Social Work Journal, 26(4), 351-360.