Le origini della sindrome da bambino scosso
La prima identificazione di questa sindrome, risale al 1946 e venne riconosciuta in alcuni bambini con fratture multiple ed ematomi cronici subdurali.
Nel 1972 Carey – autore della prima segnalazione del 1946 – pubblicò un trattato che dette alla sindrome il nome ovvero “Sindrome del Bambino Scosso” (in inglese Shaken Baby Syndrome o SBS).
Cos’è la sindrome del bambino scosso o ‘shaken baby syndrome’
La “Sindrome del Bambino Scosso”, conosciuta anche come SBS o Shaken Baby Sindrome, si presenta solitamente in bambini sotto l’anno di età che abbiano subito uno scuotimento violento del cranio (più raramente traumi alla testa). La SBS si manifesta con una serie piuttosto singolare di sintomi e segni fisici quali:
- Mancanza di appetito
- Pallore o colorito bluastro della pelle
- Perdita di coscienza
- Mancanza del sorriso
- Letargia
- Sonnolenza
- Irritabilità
- Vomito
- Convulsioni
- Problemi respiratori
Fra i fattori di rischio della SBS ci sono ansia e irritabilità dei genitori
Lo stress, le coliche neonatali, l’irritabilità del bambino, la mancanza di sonno, problemi personali e di coppia possono portare il genitore a scuotere il bambino per sfogare la tensione e la rabbia. Per questo è importante ricordare che:
- Non bisogna litigare o discutere tenendo il bambino in braccio;
- Non scuotere mai il bambino;
- Se il bambino piange e ci si sente stressati, meglio lasciarlo nella culla e allontanarsi;
- Chiedere aiuto e sostegno quando ci si sente poco bene o stressati;
- Non ignorare mai i segnali che possono far sospettare dell’abuso su un bambino.
Cause ed effetti della Sindrome del Bambino Scosso
La maggior parte dei genitori non sa che scuotere un bambino può essere molto pericoloso. Questo accade perché le vene che corrono lungo la parete esterna del collo – che portano sangue al cervello – potrebbero rompersi provocando emorragie. Il cervello del neonato è ancora immaturo e lo scuotimento con brusche accelerazioni e decelerazioni del capo causa delle lesioni di tipo meccanico all’encefalo. Questo effetto è aumentato dal fatto che il neonato ha un’ipotonia dei muscoli del collo (motivo per cui non è in grado di tenere su la testa da solo) e il sistema nervoso è ancora immaturo, quindi più debole. Tale azione di solito avviene sotto l’anno di età quando il piccolo piange inconsolabilmente e chi lo accudisce perde il controllo.
Bastano solo 5 secondi di scuotimento
per uccidere un bambino
La Sindrome da Scuotimento porta nella quasi totalità dei casi danni neurologici più o meno gravi che possono arrivare anche al coma o addirittura alla morte.
Cosa fare se si sospetta la Shaken Baby Syndrome
Pur essendo considerata nella stragrande maggioranza dei casi, una forma di maltrattamento, la SBS non viene quasi mai associata ad un atto premeditato e razionale.
Suscita infatti grande angoscia e senso di colpa in chi lo ha compiuto.
In caso si sospetti una sindrome del bambino scosso è bene rivolgersi immediatamente ad un pronto soccorso e allertare il proprio pediatra affinché disponga gli accertamenti necessari.
L’iniziativa #IoStoConMattia
Il 21 Novembre 2013 La Via dei Colori ha lanciato l’iniziativa #iostoconMattia. Per troppo tempo la storia del piccolo Mattia Pierinelli è passata sotto silenzio, raccontata sottovoce. Storie come questa fanno male sia a chi le vive e le racconta sia a chi le legge e le ascolta, ma non per questo vanno taciute. Caterina e Riccardo, sono stati lasciati soli ad affrontare un dolore che nessun genitore dovrebbe trovarsi a vivere, ovvero la morte di un figlio cercato con tanta fatica. Ma il dolore più grande è sicuramente stato quello di perderlo per mano di “chissà chi” e “chissà in quale modo“. Mamma Caterina e papà Riccardo a Giugno 2013 si misero in contatto con noi chiedendoci aiuto per divulgare la loro vicenda e da allora, con i nostri mezzi, ci siamo impegnati a raccontare e diffondere la storia di Mattia. Nel dolore, almeno, che si sappia la verità e che questa tragedia diventi “utile”. Sensibilizzare genitori e insegnanti sulla Shaken Baby Syndrome (SBS o ‘Sindrome del Bambino Scosso’) che ha ucciso il piccolo Mattia sarà il suo riscatto.
(a cura di Benedetta Maffia)
Alcuni fatti di cronaca relativi alla Shaken Baby Syndrome:
- La storia del piccolo Mattia Pierinelli.
- Neonato morto per la “sindrome del bambino scosso”, indagato per omicidio il padre.
- Padre di un neonato indagato per omicidio a Cagliari, “lo ha scosso a morte”.
- Pavia, danni cerebrali irreversibili: bimbo di un anno tolto ai genitori.
- Padre scuote il figlio che piange, il neonato è grave: rischia cecità o parpalegia.
2 comments
Salve,vorrei aggiungere ai segnali “psicologici” che talora sono troppo generici (almeno nel mio caso) per stabilire con certezza se il bambino abbia subito o meno dei maltrattamenti,uno in particolare che per me si è rivelato risolutivo:un bambino che canta.
Perché un bambino che canta è sereno.
E mio figlio è tornato a farlo dopo aver cambiato asilo grazie a nuove maestre ed ad un ambiente accogliente.
E sia chiaro: l’asilo attualmente frequentato non è un asilo privato.
Grazie per avermi dato attenzione,spero che la mia esprienza possa essere utile ad altri genitori
Un saluto
-Rossella
Buonasera Rossella,
Grazie per la sua testimonianza. Effettivamente tendiamo a dire che tutti i campanelli di allarme sono identificabili col comune denominatore del “cambiamento negativo”. In questo caso il suo piccolo aveva smesso di cantare e il ritornare a farlo è quindi sintomo buono di ripresa e miglioramento. Se possiamo esserle d’aiuto per gestire la situazione con l’asilo precedente a questo, non esiti a chiamarci all’800-98.48.71
Ancora grazie!