Sliding Doors. Quegli istanti che continui a rivivere per tutta la vita. Quella sensazione che qualunque decisione tu prenda in quel preciso momento cambierà l’esito di tutti gli attimi a venire. Quelle vocine di dentro, quelle dell’istinto, che ti gridano una cosa mentre tu combatti tra la voglia di dar loro ascolto e la voglia di far finta di nulla o magari di cominciare a borbottare “bla, bla, bla…” pur di non sentirle. Io vivo con questa sensazione ogni giorno della mia vita da oltre tre anni e piano piano questa sensazione muta cambia forma. Ma non mi abbandona mai. E chissà se MAI mi abbandonerà.
La mia Belvetta è entrata all’asilo nido piccolissimo. Aveva sette mesi appena. Io dovevo lavorare e non avevo nessuno che potesse darmi una mano per guardarlo. Così attenta e scrupolosa ho girato 1000 asili per cercarne uno che potesse essere “perfetto” per lui. Ho valutato cose, visto strutture, conosciuto maestre. Poi ne ho scelto uno ed ecco quella sensazione:
Avrò fatto la scelta giusta?
Sliding Doors
col senno di poi dico “NO”.
La mia Belvetta sembrava trovarsi bene. Andava all’asilo volentieri, tornava a casa a malincuore dopo baci e abbracci alle maestre e questo mi rassicurava. Anche quando la notte saltuariamente aveva gli incubi. Anche quando, dopo un po’ di tempo, cominciò a mangiare malvolentieri, lo vedevo iperattivo ed anche se sentivo dentro qualcosa che… Non so…
Starà bene il mio piccolo?
Sliding Doors
col senno di poi dico: “NO”.
Andavo io ogni giorno a portarlo e a riprenderlo in quell’asilo, suonavo il campanello e attendevo. A volte un tempo “normale”, altre volte attendevo per minuti e minuti interminabili e sentivo dei brividi strani anche in pieno Luglio. Come se fossero presentimenti che non sapevo comprendere.
Perché ci mettono tanto ad aprirmi? Andrà tutto bene là dentro?
Sliding Doors
col senno di poi dico: “NO”.
Ho sbagliato tante cose, ho preso decisioni e fatto valutazioni (col senno di poi) non corrette. Per perdonarmi ci sto mettendo tanto di quel tempo che non so se mi perdonerò mai veramente fino in fondo. Ma è pur vero che per fortuna quegli orrori sono passati. Finiti. La mia Belvetta adesso è al sicuro come tutti gli altri bambini dell’asilo Cip Ciop, dell’asilo Mazzanti, dell’asilo De Nicola e di tutti gli altri asili “cattivi”. Ma…
Possiamo fare qualcosa affinchè simili orrori non succedano più?
Sliding Doors
col senno di poi dico: “PROBABILMENTE SI”.
L’essere combattuta ogni volta che si presenta un ostacolo, schiacciata tra l’incudine della voglia di scappare e il martello della coscienza che non mi permette di farlo è ormai per me una condizione giornaliera.
Sliding Doors
Ci sono giorni in cui ho proprio voglia di NON MOLLARE, altri invece in cui non arrendersi è la cosa più complicata che io abbia mai fatto. Ed in quei giorni mi chiedo:
Vale la pena continuare a sperare nella giustizia?
Vale la pena combattere affinché il futuro dei nostri figli sia un angolo di mondo migliore?
Sliding Doors
Oggi IO VOGLIO gridare: “DECISAMENTE SI!”
In ognuno di questi asili “lagher”, per tanti anni, in tanti hanno saputo, in tanti hanno visto, ma nessuno (o quasi) per anni ha fatto nulla affinché l’orrore finisse. Troppi sguardi si sono volti altrove, troppi bambini son stati messi al sicuro dimenticandosi poi di quelli che invece restavano lì dentro, fra quelle quattro mura, a vedere e subire violenza come se fosse la cosa più normale del mondo. E a pensare che forse tutta quella violenza se la meritavano perché infondo erano stati troppo cattivi.
Adesso mio figlio è al sicuro, forse ammaccato e disilluso ma finalmente al sicuro. Però ne restano altri (e lo testimoniano i messaggi e le mail che ci arrivano ogni mese) che al sicuro ancora non sono. C’è tanto da fare, tanto da combattere, tanto da “ammettere che qualcosa, nei controlli e nel sistema forse non va”.
Un giorno la mia Belvetta mi ha chiesto: “Mamma, ormai a me è successo, ma tu mi prometti che farai del tuo meglio affinché non accada più a nessun altro bambino?”
Sliding Doors
Posso fare a mio figlio una promessa tanto complicata da mantenere?
“SICURAMENTE SI“.
La Via dei Colori nasce il 2 Dicembre 2010 a un anno esatto dalla scoperta dei tragici episodi scoperti all’asilo Cip Ciop di Pistoia perché fra ricordare una data per un avvenimento tragico e ricordarla per la nascita di una piccola speranza abbiamo scelto la seconda possibilità.
Giorgio Faletti scrive: “Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare. Non le hai scelte e nemmeno le vorresti, ma arrivano, e dopo non sei più uguale. A quel punto le soluzioni sono due: o scappi cercando di lasciartele alle spalle o ti fermi e le affronti. Qualsiasi soluzione tu scelga, ti cambia, e tu hai solo la possibilità di scegliere se in bene o in male”.
Sulle nostre maglie abbiamo scritto:
Smetti di lamentarti del buio e accendi una luce
Sliding Doors
Noi abbiamo scelto di NON scappare, e TU sei dei nostri?
Questo post partecipa alla staffetta “Di Blog in Blog” che ti aspetta il 15 di ogni mese dalle ore 9:00 in poi con un argomento sempre nuovo e condiviso insieme a tantissimi altri blog. Scoprili cliccando sui link riportati di seguito.
- Lallabel di Vivere a Piedi Nudi.
- Benedetta di Come nasce una mamma.
- Cristina di Udine la mia città e nonna Pina.
- Creative Mood by Made in Bottega.
- Federica Rossi di Mamma moglie e donna.
- Micaela di Le “M” Cronache.
- Marzia di Quello che una donna dice.
- Arianna di Con le mani nel Sacher.
- Tinella di Un’altra cosa bella.
- Monica di Viaggi e Baci.
- Michela di Mamma Manager.
- Danila di Dispari e Pari.
- Fioly di Bbodo.
- Simona Di Sole e di Azzurro.
- Federicasole di La mia dolce bambina.
- Aline di Persempremamma.
- Design Therapy.
- Giusi Tandoi di Emotions Mamy.
- Cristina di La Strana Giungla.
- MamiS de Il Gufo e la Civetta.
- CeciliaKi di Ckmystyle.
- Sara Stellegemelle di Stelle Gemelle.
- Luisa di Io e Te: uno, due e tre.
- La Proffa di Learning is experience.
- Beat di Mamma… e ora che faccio?.
- Sara di Nuvolosità Variabile.
- Accidentaccio.
- Antonietta di Gnometti&Fantasia.
- Norma di Voglio il mondo a colori.
- Ilaria Maggi di La Via dei Colori.
26 comments
Sto cercando di farfugliare un commento, è il primo post che leggo, ma ho un nodo in gola, un blocco totale.
Immagino la tua Belvetta, immagino te e mi risuona in testa “smetti di lamentarti del buio e accendi una luce”
Grazie Aline, quella frase rispecchia in pieno quello che vogliamo fare. Questo post vuol solo far riflettere su quanto possa fare la differenza anche un piccolo gesto, fatto però tutti insieme…i bambini sono il futuro di tutti noi, mamme o no, e noi abbiamo il dovere di difenderli.
Questi sono post che non dovremmo mai leggere. Hai fatto molto bene a scriverlo, è giusto parlarne ed è allucinante che succedano queste cose. I bambini meriterebbero degli adulti migliori, invece dobbiamo temere anche di lasciarli in asilo.
Non dobbiamo temere Tinella, dobbiamo impegnarci a trovare un modo affinché il mondo in cui cresciamo i nostri figli, diventi un mondo più sicuro, ed affinché chi sbaglia calpestando i loro diritti, paghi molto caro quello che ha fatto!
Dal tuo racconto ho la conferma che dobbiamo ascoltare di più quelle vocine che a volte facciamo tacere con disattenzione, grazie!
Grazie a te di essere qui con noi…con le tue vocine finalmente ascoltate…
mi ha fatto venire i brividi e ancora di più mi chiedo cosa possiamo fare per evitare e prevenire queste situazioni perchè nessun bambino mai viva questi orrori…..
Grazie infinite…Di cose da fare ce ne sono un milione, e noi, tutti insieme stiamo provando a farne qualcuna…puoi cominciare intanto ad aiutarci a far capire che le violazioni dei diritti vanno denunciate, aiutando chi deve farlo a farlo…ognuno di noi mette un po’ di quel che sa fare….idee, tempo, parole, azioni….se vorrai essere dei nostri, sarai la benvenuta!
Perchè il futuro dei nostri figli sia migliore dobbiamo considerare soprattutto il loro presente… E finalmente qualcuno che prenda sul serio ciò che può succedere quando dietro di noi chiudiamo la porta dell’asilo…
Grazie infinite Tamerice delle tue parole…è bellissimo…
Sono mamma e queste storie mi mettono i brividi… non so come possano esistere persone tanto meschine da prendersela con dei cuccioli….complimenti per il coraggio!
Grazie Manuela…purtroppo queste persone esistono…ma noi non molliamo!!!
noooooo….io sono di Pisa e quando ho sentito questa storia ero inorridita mi spaice molto che tuo figlio sia uno di quei bambini. Non potevi sapere non è colpa tua, ma questo te lo sarai detto mille volte,Cosa c’è di buono in tutto questa storia è quello che avete creato…non mollare mai…e perdonati metti un fine pena a ciò che senti.
Abbiamo provato a dare un senso a questo dolore, ed ogni bimbo o famiglia aiutata, ci permette di farlo sempre di più. Grazie di essere passata!
Man mano che leggevo il post, mi cresceva un dubbio e mi venivano i brividi pensando a cosa avrei trovato nelle frasi successive, ed infatti si trattava proprio di quello, una storia brutta che non vorremmo mai sentire.
Forse al tuo posto anch’io avrei sentito le vocine ma mi sarei detta che non è possibile che fosse vero ma purtroppo vero è.
Complimenti, avete preso un grande impegno ma ce la farete, riuscirai a mantenere la promessa fatta a tuo figlio.
E sì, io sono dei vostri
Grazie per la tua testimonianza
Un abbraccio
Norma
Grazie delle tue parole Norma…grazie di essere dei nostri…abbiamo bisogno di tutto l’aiuto possibile se vogliamo migliorare questo piccolo angolo di mondo…
Che dire?sono senza parole!hai fatto bene a parlarne perché altre mamme stiano con gli occhi aperti.mi dispiace molto per ciò che vi è’ successo, ammiro la tua forza e il coraggio, mi sono ritrovata nelle tue scelte per cercare di dare il meglio ai nostri figli……per qualche anno ho lavorato negli asili nido e sinceramente sono favorevole alle telecamere perché se una fa l’educatrice con amore e coscienza non ha niente da temere!io mi dimenticavo di mangiare o andare al bagno cercando di dare attenzioni, cure e tempo a tutti. Ti ammiro davvero tanto e ti auguro di mantenere la promessa fatta a tuo figlio. Ti sostengo.
Grazie Federica delle tue parole, le maestre meravigliose ed attente esistono senza ombra di dubbio e ne parliamo sempre nelle nostre #GoodNews…purtroppo però esistono anche le altre, e quelle le dobbiamo trovare impedendo poi loro di nuocere ulteriormente…
Il tuo sostegno ci fa capire che siamo sulla strada giusta…grazie!
Mio Dio….queste cose non dovrebbero accadere a nessuno! Sono contenta che tu abbia deciso di dedicare il post di questa staffetta a questo argomento perché parlarne fa bene a tanti! E non se ne parla mai abbastanza!
arrivo qui dopo il tuo commento e resto senza parole …
ricordo ancora esattamente la sensazione che ho provato quando sono venuta a sapere dei fatti di quella scuola e lo spirito con cui ho portato mio figlio al nido il giorno dopo. Non avevo mai dubitato delle maestre fino a quel momento, ma quel giorno le ho guardate con occhi diversi. Per fortuna si sono sempre dimostrate bravissime, ma ammetto di aver alzato le antenne …
Come ho detto nel mio post, anche nel nero più nero c’è sempre un pallino bianco e nel tuo caso è l’inizio di questo bellissimo progetto che voglio assolutamente sostenere.
ti abbraccio forte e ora più che mai spero che le parole con cui ho concluso la risposta al tuo commento sul mio blog si possano avverare
Monica
Grazie infinite Monica delle tue parole, del tuo abbraccio, del tuo coraggio condiviso…siamo sicuri che insieme è possibile fare qualcosa, ne siamo profondamente convinti…dunque benvenuta in questa folle, coloratissima famiglia di angeli senza ali…
bellissima definizione per una famiglia: mi sento già a mio agio 😉
Come si possono chiudere le porte della vita a dei piccoli che si stanno appena affacciando nel loro percorso? Certe cose non bisognerebbe neppure poterle immaginare, ma purtroppo troppo spesso accadono… Splendido progetto di rinascita il tuo, per te, per la tua “belvetta” e per tutti i “cuccioli” che hanno passato simili eventi…. Un grosso abbraccio!!
Grazie infinite Cristina…hai ragione, non dovrebbe mai accadere, ma visto che invece succede, occorre correre ai ripari…dietro questo progetto ormai ci sono decine di persone e speriamo di poter essere sempre di più! Dobbiamo diventare un esercito…un esercito in difesa dei bambini!
la tua testimonianza è davvero toccante.
Grazie mille Arianna.