Vimala McClure, fondatrice dell’Associazione Internazionale Massaggio Infantile (A.I.M.I) afferma:
Credo che i bambini siano esseri umani consapevoli
che meritano rispetto, tenerezza e calore e,
soprattutto, un cuore che ascolta.
Quando ascoltiamo i nostri bambini col cuore,
noi riscopriamo qualsiasi cosa volevamo sapere.
Leggendo tutte le notizie contenute in questo blog (e che affollano la cronaca quotidianamente) come genitori, ma anche come professionisti, ci chiediamo se esiste un modo per prevenire. Se possiamo fare qualcosa per proteggere i nostri bambini.
Se per “proteggere” intendiamo che ai nostri figli non debba mai accadere niente, la risposta che, come mamma e professionista, mi sono data è che non possiamo proteggerli. E questa probabilmente non sembrerà una buona notizia.
C’è un dialogo fra Marlin e Dory (protagonisti del cartone animato Nemo) illuminante su questo aspetto:
Marlin: avevo promesso che non gli sarebbe mai capitato niente…(riferendosi a Nemo) Dory: oh… è un po’ bislacca come promessa! Marlin: perché? Dory: beh…perché per fare in modo che non gli capiti mai niente, dovrebbe non fare mai niente! Sai che noia povero Sergio!
Ed è proprio come dice Dory.
Dobbiamo mandarli nel mondo. Che ci piaccia o no. E rischiare che accada loro qualcosa.
Dobbiamo mandarli nel mondo senza spaventarli. Senza privarli della possibilitĂ di fidarsi delle persone che incontrano.
Ma dobbiamo mandarli nel mondo con lo spirito e l’equipaggiamento del vero esploratore.
Ed è dell’equipaggiamento che come genitori e professionisti del settore ci possiamo (e dobbiamo) occupare.
Quello che possiamo fare è dare ai nostri figli gli strumenti per muoversi nel mondo e farlo in modo sicuro.
Esiste il modo per dar loro questo strumenti?
La buona notizia è che il modo esiste. Anzi forse ne esiste più di uno.
Quello di cui ti voglio parlare oggi è il massaggio infantile proposto dall’AIMI (Associazione Italiana Massaggio Infantile).
Il massaggio infantile non come tecnica, ma come modo di comunicare con il bambino
Una delle prime cose che si insegnano durante i corsi di massaggio infantile è a chiedere il permesso.
Il genitore prima di iniziare a massaggiare il proprio bambino gli chiede se può farlo.
Questo gesto ha due scopi:
- Avvisare il bambino che l’esperienza del massaggio sta per iniziare e quindi prepararlo a ciò che sta per accadere;
- Comunicare al bambino rispetto per lui, per il suo sentire e il suo volere.
La richiesta di permesso ha come conseguenza diretta l’ascolto del bambino e dei suoi segnali. Quindi un’attivazione da parte del genitore congruente con la risposta ricevuta (questo può voler dire anche astenersi dal massaggio). Questo è il presupposto necessario perché il dialogo possa avvenire. Da parte dell’adulto deve esserci disponibilità  all’ascolto.
Questi aspetti (richiesta del permesso, ascolto e rispetto) sono di vitale importanza per insegnare ai bambini che sono loro ad avere il controllo del proprio corpo e hanno la possibilità di dire “NO” se qualcosa li infastidisce.
Ascoltare i segnali del bambino (anche quelli non verbali), e rispondere in maniera coerente a questi, permette a genitore e figlio di cominciare un dialogo che può durare tutta la vita e soprattutto che può dare al bambino la sicurezza che ciò che egli esprimerà troverà ascolto, accoglienza. Anche nel momento in cui dovesse esprimere qualcosa di spiacevole.
Il massaggio inoltre offre al bambino la possibilità di sperimentare un “tocco buono”, un contatto fisico fatto di attenzione e rispetto, che lo aiuta a sviluppare un’immagine positiva di sé, a sentirsi riconosciuto e amato, ad avere autostima e autoconsapevolezza.
Questo lo rende capace di discriminare quando chi si “prende cura” di lui lo fa in modo amorevole e rispettoso e gli donerà la possibilità di sentirsi libero di accettare un tocco che ritiene buono per sé e rifiutarne uno che non gli piace.
Ma la cosa davvero importante, come scrive Vimala McClure, fondatrice dell’IAIM (International Association Infant Massage), è che i bambini percepiranno una tale sicurezza nella relazione con i loro genitori che si sentiranno liberi di esprimersi. “Grazie al legame emotivo che si crea tra genitore e bambino, quest’ultimo si sente vicino ai genitori e tende a parlare più spesso dei propri sentimenti. Pertanto sarà spinto a raccontare ai suoi genitore se si sente preoccupato del modo in cui qualcuno gli ha parlato o a cercato di toccarlo.”
Ciò che c’è di buono è che questo “dialogo attraverso il corpo” può essere iniziato ad ogni età .
E’ chiaro che prima si inizia prima se ne vedono i benefici, ma non è mai troppo tardi per instaurare con i nostri bambini una relazione positiva, basata sul rispetto, su l’ascolto attento e sul dialogo.
Se vuoi cercare un insegnante di massaggio infantile A.I.M.I puoi visitare il sito www.aimionline.it e visitare la sezione “cerca insegnante”. Siamo davvero tante, formate e appassionate e siamo sparse sul tutto il territorio italiano.
Anche questa è una buona Good News non trovi?
(A cura di Camilla Mucè)
4 comments
questo post è illuminante, non immaginavo che il massaggio infantile avesse questa profondità !
Hai ragione Marina,
Anche noi, quando Camilla ce ne ha parlato, ne siamo rimasti affascinati…è veramente un bel modo per dialogare coi propri piccoli e per imparare tanto di loro…
Io l’ho conosciuto quando è nato il mio terzo bimbo con sdD. E’ una tecnica meravigliosa che comunica con dolcezza e alimenta amore.In tale occasione visitai anche questo sito internet. Lo consiglio vivamente
La tua testimonianza è molto preziosa perchĂ© ci permette di capire il punto di vista della parte di coloro che trovano nel massaggio infantile, un’opportunitĂ di dialogo. Se ti va di raccontarci la tua personale esperienza, o se hai un post sul tuo blog dove ne parli, linkalo pure qui sotto…sarĂ utile a chi ci legge per capire meglio di cosa stiamo parlando. Grazie di nuovo.