Nella Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, La Via dei Colori ha voluto dare un segnale concreto del nostro impegno di ogni giorno. Ecco quindi che da un’idea del nostro Neo-Preziosissimo-Angelo Barbara Galli nasce la nostra nuova rubrica mensile che chiameremo “La Via dei Diritti“. L’intento è quello di mettere in parole e immagini i diritti inviolabili e spesso troppo sottovalutati di tutti i bambini. Diritti a cui spesso NON pensiamo credendo che se mangiano e dormono hanno già tutto. Invece no! Questo non è assolutamente vero. I Bambini sono il futuro del mondo ed hanno diritti preziosissimi che noi adulti abbiamo il DOVERE di difendere con le unghie e con i denti. Barbara ha avuto quest’idea geniale e ci ha offerto di condividerla su questo blog per far si che tutti possano comprendere l’importanza di questo messaggio.
Molti di noi si saranno scontrati in momenti diversi con i Diritti Negati, e molti di noi, probabilmente, almeno una volta ha pensato che ci dovrebbero essere diritti inviolabili scritti a fuoco su qualche libro. Diritti che difendano i nostri figli futuro del mondo. Barbara questo non lo ha SOLO pensato ma è passata ai fatti dando forma a questi diritti che in realtà non sono un numero prestabilito ma che cresceranno e si evolveranno insieme a tutti i nostri lettori di mese in mese.
Un grazie immenso quindi alla nostra Barbara ed un grazie a te che ci segui sempre. Se hai idee per nuovi diritti sappi saranno le benvenute e puoi inviatecele mandando una mail a associazionelaviadeicolori@gmail.com.
La Via dei Diritti e il Diritto al Sorriso
Io mi sono fatta l’idea che i bambini abbiano dei diritti speciali che gli adulti invece non hanno. Dei diritti non scritti che però andrebbero lo stesso rispettati. Dei diritti che noi adulti dovremmo assolutamente garantire ai bambini, magari per legge, così come facciamo col cibo, i vestiti e anche i giocattoli.
Ci metterei per primo il sorriso.
Secondo me i bambini dovrebbero essere circondati da sorrisi. Questa è la condizione minima necessaria perché i piccoli, del mondo e dell’umanità, si facciano una buona impressione.
Sono quasi certa che dev’essere stato per questo motivo che dall’inizio dell’umanità fino ai giorni nostri continuano ad esserci le guerre. I bambini fino ad ora, purtroppo, sono cresciuti con pochi sorrisi e da adulti, forse, hanno deciso di vendicarsi e di farcela pagare con gli interessi per un diritto fondamentale che gli abbiamo negato.
Il primo sorriso, secondo me, lo dovrebbero ricevere subito, anzi immediatamente. Nell’istante esatto in cui vengono al mondo.
Lo so che dicono che i neonati non ci vedono ma non farti ingannare dalle apparenze.
Il sorriso trasmette un calore che passa da umano a umano senza bisogno di usare per forza gli occhi.
E’ magico, insomma, il sorriso è taumaturgico e ricco di vitamine speciali. Tanto meglio se il primo sorriso sarà quello della mamma.
Ma si sa, non sempre è possibile che la mamma possa tenere in braccio, subito dopo il parto, il proprio bambino.
Allora vi prego cari dottori, fantastiche ostetriche, o anche tassisti che ogni tanto assistete ai parti per sbaglio su una superstrada: sorridete vi prego, al bimbo che con il vostro aiuto viene al mondo.
Dal secondo giorno di vita in poi bisognerebbe che ad ogni risveglio ogni bambino, anche quello che di casa sta alla fine del mondo, ricevesse un sorriso. Un sorriso della sua famiglia a mò di buongiorno. Sono certa che questa pratica gioverebbe a livello globale.
Intendo dire a tutto il pianeta: non è ancora stato dimostrato scientificamente con grafici e formule, lo so, ma non è difficile capire, usando un minimo di buon senso, che dev’essere per forza così.
Uscito da casa, al bambino, non dovrebbero mai mancare i sorrisi degli adulti che incontra sulla propria strada. Dalle persone che incrocia per caso al medico che lo deve visitare quando è malato. Ma soprattutto degli insegnanti e del personale della scuola con il quale passa gran parte del suo tempo.
Io dico che le insegnanti dovrebbero sorridere per una precisa norma del regolamento scolastico.
Non importa se hanno problemi a casa oppure no, se hanno litigato con la suocera e hanno un diavolo per capello, se si sono svegliate bene o con la luna storta. Le maestre che hanno scelto di lavorare coi bambini non possono accampare scuse. Devono donare ai bambini spesso, anzi più che spesso, il loro sorriso. E se non sanno come fare, se hanno difficoltà, non c’è problema perché in certe scuole l’educazione al sorriso, se non lo sapete, si pratica già. Ne ha parlato proprio qualche settimana fa Daniela nel post che puoi leggere cliccando QUI.
(A cura di Barbara Galli di lapasionaria.it)
2 comments
sono d’accordo che i bambini abbiano diritto al sorriso, ma non si può obbligare nessuno a sorridere. Violerebbe altri diritti umani. Di libertà di espressione direi.
E poi un sorriso finto i bambini lo sentono subito.
Buonasera Fabiola,
Nessuno vuole imporre niente a nessun altro, ma solitamente il sorriso è qualcosa che costa molto poco e smuove veramente gli oceani…un sorriso dato è sempre un sorriso ricevuto…si dice che la vita sorrida se la si guarda sorridendo, e potremmo stare qui ore a parlare dei benefici che un semplice movimento muscolare della faccia possa apportare nella vita di tutti noi e non solo in quella dei bambini. Sorridere fa bene al cuore ed alla mente e questo è provato da molte ricerche scientifiche, quindi il sorriso non fa solo bene a chi lo riceve ma anche a chi lo fa…
Forse invece che una legge che impone il sorriso, dovremmo chiedere che il sorriso venga proposto da tutti i medici come cura, per le persone tristi….regalare sorrisi, per tornare ad essere felici per primi…