Negli USA un gruppo di insegnanti ha deciso di trasformare i vecchi armadietti della propria scuola in un vero e proprio “Viale della letteratura” con l’obiettivo di sorprendere gli studenti al rientro dalle vacanze. Scopriamone di più in questa nuova Good News che ci piace parecchio.
Il Viale della Letteratura: Armadietti trasformati in libri
A Biloxi, nello Stato del Mississippi, gli armadietti sono stati trasformati in dorsi di libri. Grazie a Facebook gli insegnanti hanno coinvolto un gruppo di volontari che hanno offerto con entusiasmo il loro aiuto per realizzare il tutto. Lo scopo degli insegnanti era suscitare curiosità nei ragazzi per le grandi storie raccontate dai romanzi.
Nelle scuole le biblioteche dove i ragazzi possono andare da soli o con i compagni e l’insegnante a spulciare tra gli scaffali, scegliersi un libro, leggere liberamente, sono fondamentali. Anche un’ora sola a settimana può creare una piccola abitudine regalando un momento di pausa dal mondo e dal bisogno di esservi costantemente connessi.
Che sia l’ora di Storia, di Geografia, poco importa. Si possono far entrare in classe documenti e saggi, leggere le pagine più taglienti sull’apartheid e il nazismo. Mostrare con la forza di questi scritti perché alcune ricerche fatte frettolosamente su internet scivolano addosso all’alunno e lasciano l’amaro in bocca all’insegnante.
Spesso si assegna un libro a tutta la classe. Leggere lo stesso romanzo favorisce il confronto e la lettura degli altri, spesso mette in luce punti della storia che magari a te sono sfuggiti. Questo però non può e non dovrebbe restare l’unico modo con cui ci rapportiamo al libro.
Lasciare libera scelta ai ragazzi o presentare una lista di titoli da cui pescare quello che ognuno sente più affine. Che siano in linea con gli argomenti del programma scolastico o se ne distacchino completamente, i libri fanno parte del percorso didattico. L’importante è che questo percorso sia condiviso. La scelta del libro è una scommessa che l’insegnante fa con l’alunno e che, se il libro è giusto, vincono entrambi.
Accostare libri di fantascienza, gialli e horror ai classici nelle letture scolastiche, aprire le porte a graphic novel e fumetti renderebbe solo la scelta di possibili letture più vasta ed interessante. Molti ragazzi che non leggono probabilmente non hanno mai incrociato il genere che li farebbe innamorare.
La lettura ha molte facce. C’è l’ascolto del libro letto ad alta voce da un insegnante, da un esperto esterno o da un attore. C’è la drammatizzazione, lo stravolgimento del testo o la traslitterazione ai giorni nostri. Ma c’è anche il gioco, soprattutto con i più piccoli. Se ci permettiamo di giocare con la lettura e la scrittura i primi a riscoprire la bellezza di quest’arte saremo anche noi adulti.
Bisogna imparare a guardare i libri sotto ogni punto di vista e considerarli vivi. I libri sono storie, progetti, oggetti da godere e condividere.
(A cura di Claudia Cimato)