Caserta, 17 Luglio 2019
Schiaffi, spinte e strette al collo. Questi i gravi comportamenti contestati ad un insegnante di sostegno su un alunno autistico di 14 anni maltrattato nell’Istituto Comprensivo Vanvitelli di Caserta.
Caso dell’alunno autistico maltrattato dall’insegnante di sostegno nella scuola Vanvitelli di Caserta
Le indagini partono nel Marzo 2019 a seguito della denuncia dei genitori che avevano notato nel figlio un improvviso rifiuto di andare a scuola e l’insorgere di atteggiamenti aggressivi. In concomitanza a questi campanelli di allarme arrivano anche i racconti dei compagni di scuola. Infatti un giorno avevano “assistito personalmente a un episodio in cui l’assistente di sostegno aveva stretto senza motivo le dita intorno al collo del ragazzo, per poi fingere di abbracciarlo una volta accortosi della loro presenza“. In quell’occasione i genitori avevano segnalato l’episodio al dirigente scolastico e la conseguenza era stata un richiamo del docente. Dopo un periodo di maggiore serenità il ragazzo però torna a manifestare disagio.
Schiaffi, spintoni e strette al collo
Le indagini si avvalgono di riprese video ed intercettazioni audio che confermano i sospetti maltrattamenti. Il Gip della Procura di Santa Maria Capua Vetere dichiara che avvenivano “in situazioni in cui la vittima era seduta calma e tranquilla al suo banco o, al più, accennava ad alzarsi avvicinarsi alla finestra e guardare fuori senza alcuna ragione di essere richiamato per un rimprovero, circostanza eloquente per tratteggiare la gravità delle condotte e l’indole violenta dell’indagato, inconciliabile con i doveri minimi della delicatissima e fondamentale funzione svolta“. Lancio di oggetti, schiaffi al volto, scuotimenti, spintoni fino a far cadere a terra il ragazzo e strette sia al collo che alla testa.
Insegnante di sostegno ai domiciliari
Nel Luglio 2019 l’insegnante di sostegno S.V. di 53 anni viene raggiunto da un’ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari. Dinanzi al Gip Dello Stritto per l’interrogatorio di garanzia l’uomo afferma: “C’è un grosso equivoco. Da 24 anni che faccio l’insegnante di sostegno non mi è stata fatta mai nessuna contestazione“. L’insegnante è difeso dall’Avv. Giacomo Tartaglione che annuncia di aver fatto richiesta di revoca della misura cautelare.
Il professore torna libero ma viene sospeso per 8 mesi
Nel Settembre 2019 il Tribunale del Riesame di Napoli revoca gli arresti domiciliari per totale insussistenza delle esigenze cautelari ed applica solo la pena interdittiva della sospensione dall’attività lavorativa per 8 mesi.
La Via dei Colori Onlus è a disposizione delle Forze dell’Ordine e delle famiglie coinvolte. Chiunque abbia bisogno può contattarci al Numero Verde 800-98.48.71 o scrivendo a: sos@laviadeicolori.org. La Via dei Colori offre consulenza tecnica e informativa gratuita. A tutti i soci offriamo sostegno legale e psicologico specializzato in caso di maltrattamenti presunti o documentati.